10/01/2010 11:22
Promosso Toni: «Si è presentato bene, cè feeling anche con il pubblico. Si vede che da tutto, la Roma e i tifosi lo vedono. Per loro è stato una spina nel fianco, ha puntato e ha fatto salire. Sono molto contento della sua prestazione. Me laspettavo, ci ha dato una grossa mano. Non avevo deciso di tenerlo in campo quasi sino al termine, ma undici contro undici avrebbe corso di meno: ha dovuto fare tutto il lavoro di due uomini, ha retto bene, è stato pericoloso, ha rimediato il rigore».
Chiarisce come mai, per inserire Lobont, non ha fatto uscire proprio lultimo arrivato: «La scelta è stato fatta perché Toni era fresco, mentre Vucinic ha aveva giocato due giorni fa. Forse ci dava meno velocità nelle ripartenze, ma di più nella stazza fisica e poteva tenere di più palla. A Mirko ho detto subito che mi dispiaceva toglierlo, ma era la mossa da fare: abbiamo vinto, mi pare...». Domenica può confermare Lobont: «E pittoresco, ma ha esperienza, urla, si fa sentire e para. Martedì con la Triestina toccherà a Doni, ma spero di recuperare presto Julio e De Rossi».
A proposito di Daniele, anche lui elogia Toni nel giorno del debutto allOlimpico del nuovo compagno: «E stato in assoluto il migliore in campo, ma per me non è una novità». Il capitano esalta anche latteggiamento di tutto il gruppo: «E pensare che stavolta sembrava tutto in discesa, ero riuscito subito a sbloccare il risultato. Siamo stati davvero bravi, abbiamo creato e tenuto il campo. Senza ripetere gli errori di Cagliari, siamo rimasti concentrati e ci siamo comportati da grande squadra. Tutti hanno dato tutto. Anche chi entra dalla panchina, come succede spesso a Baptista che dà sempre il massimo. Taddei, anche quando era fischiato, faceva il campo avanti e indietro. Stesso discorso per Perrotta, Tonetto, Pizarro. Questa è gente vera che va rispettata». Ringrazia anche Doni: «Poteva fare solo quello. Abbiamo sbagliato a centrocampo e in difesa e lui è stato sfortunato. Lui è un grande portiere, tra i primi tre della serie A. Sta pagando il grande momento di Julio Sergio. Sarebbe grave scordarsi lui». Spiega il suo infortunio: «Purtroppo la situazione resta la stessa. E sempre uguale, è da quindici giorni che convivo con il bozzo sulla tibia, fastidioso, non grave ma fastidioso. Poi non prendo antidolorifici per via dei reni e quindi è tutto più complesso. Già a Cagliari dovevo uscire, ma Pizarro era stordito per il petardo e sono rimasto in campo». Julio Sergio, intanto, tranquillizza Ranieri: «Non ho niente di grave, voglio farcela per il Genoa». Doni ammette: «Alla fine ho giocato poco, ma la squadra ha vinto. Va bene lo stesso, limportante è la Roma. E un anno un po così». Totti, in tribuna, applaude i compagni: «Sono stati grandi. Per cuore, carattere e voglia di vincere».