La Roma non fa sconti ed è in ansia per Totti

12/01/2010 08:40

E infatti per un po’ ci cascano tutti. D’altronde ormai si sa che davanti alle telecamere è bravissimo. Piuttosto, la preoccupazione sulle condizioni di nasce da una amara constatazione: doveva tornare in campoil 6 gennaio col Cagliari, invece rischia di saltare anche il match col . Ieri pomeriggio, comunque, ci si rallegrava dei nuovi progressi sul campo: mezz’oretta di corsa con il pallone tra i piedi, ripetute sui 300 metri. Troppo poco per avere la certezza di vedere il capitano giallorosso in campo «già» domenica, anche se giovedì dovrebbe tornare a lavorare in gruppo.

Toh, c’è Panucci

In ogni caso l’infiammazione al tendine del ginocchio ancora c’è, e infatti ieri all’Hilton di Fiumicino il capitano ne parlava con un vecchio compagno di fede (romanista) e acciacchi, Fabio Liverani, che gli ricordava: «Il ginocchio è una brutta bestia», già. Meglio riderci su. E infatti i giocatori ieri sembravano degli scolari in gita. Simpatico il botta e risposta tra e Panucci. «Che ci fai qui? L’incontro non era solo per capitani?». «E allora dove lo hai lasciato ?». Risate a denti stretti.

Stasera in Coppa

Entrambi salteranno l’esordio della Roma in questa edizione della Coppa Italia. Ranieri ci tiene, ma lascia a casa mezza squadra, pure Toni. Però riabilita Menez: «Con lui è pace, ma sono sempre pronto a dissotterrare l’ascia di guerra». Spazio alle seconde linee in un Olimpico probabilmente deserto Ranieri ci tiene, ma lascia a casa mezza squadra, pure Toni. Come faceva quella canzone di Concato? Gioca gioca, bel bambino... Ecco, ha sempre voglia di giocare, beato lui che si può permettere di prendere in giro il mondo. «Sto male, ne ho ancora per due settimane, salterò la Juventus», dice con la faccia seria da attore consumato. E infatti per un po’ ci cascano tutti. D’altronde ormai si sa che davanti alle telecamere è bravissimo. Piuttosto, la preoccupazione sulle condizioni di nasce da una amara constatazione: doveva tornare in campo il 6 gennaio col Cagliari, invece rischia di saltare anche il match col . Ieri pomeriggio, comunque, ci si rallegrava dei nuovi progressi sul campo: mezz’oretta di corsa con il pallone tra i piedi, ripetute sui 300 metri. Troppo poco per avere la certezza di vedere il capitano giallorosso in campo «già» domenica, anche se giovedì dovrebbe tornare a lavorare in gruppo. Ranieri ci tiene ma lascia a casa mezza squadra, pure Toni. Però riabilita Menez: «Con lui è pace, ma sono sempre pronto a dissotterrare l’ascia di guerra». Spazio alle seconde linee in un Olimpico probabilmente deserto, in panchina se ne rivedranno un paio dati per dispersi, tipo Cicinho ed Esposito. Anche la Triestina (in crisi) si presenta rimaneggiata, ma per necessità: out gli infortunati Godeas, Nef, Scurto, Tabbiani e Sedivec. Somma si accontenta: «Almeno cercheremo di non fare brutte figure».

Azevedo forza la mano

Spedito Guberti in prestito alla Samp, in stand by la situazione fra Baptista e l’Inter, il d.s. giallorosso Pradè punta ora al prestito dell’esterno brasiliano Azevedo. «È una bella scommessa, potrebbe essere un buon investimento». Ma rischia di costicchiare: il presidente dell’Atletico Paranaense vorrebbe venderlo subito, ma almeno ad un milione emezzo di euro, il giocatore scalpita, vuole la Roma e oggi chiederà di essere liberato a molto meno, magari con un robusto diritto di riscatto. Impressioni? Può farcela.