ll girone da applausi di «papà» Ranieri

30/01/2010 10:50

Gentile, non fesso Per questo l’impatto con i bambinoni della Romafu traumatico. «Scordatevi lo spettacolo, ci sarà da soffrire, rimboccatevi le maniche», disse alla prima lezione. Qualcuno storse il naso, qualcun altro provò a fare i capricci, sbattendo i piedini, ma nel giro di poco furono tutti conquistati. Oggi, di papà Ranieri i bambini apprezzano i metodi ( « Non guarda in faccia a nessuno, non ci sono gerarchie, gioca chi sta in forma», riconoscono tutti) e i contenuti. «Con lui la squadra ha ritrovato equilibrio e noi la grinta». «Ci ha restituito stimoli che in precedenza avevamo perso», ha chiosato Rosella Sensi. Di Ranieri parlano tutti benissimo, ma guai a trattarlo male, o amancargli di rispetto. Cicinho e Menez ne sanno qualcosa, e chissà quando li rivedremo.

Da Siena a Siena I numeri della suaRoma sono già stati riportati: basti citare i 38 punti in 19 partite di campionato, (solo l’Inter ha fatto meglio, 45). Ranieri ha dato un nuovo proficuo assetto tattico (più flessibile, menodogmatico rispetto al passato) e un’anima alla squadra (che infatti ha preso a specializzarsi in rimonte). Ha lanciato volti nuovi (Julio Sergio), rispolverato vecchie conoscenze (Perrotta, Pizarro, Taddei), proposto finalmente l’acquisto di un centravanti di peso (Toni), spostato abilmente le pedine nello scacchiere: Pizarro arretrato davanti alla difesa, avanzato per sfruttarne le capacità realizzative. Fin qui, un successone. Sei forte papà!