Montali: "La Roma non chiude la porta all'azionariato popolare"

14/01/2010 11:10

Nello stesso numero di RR il vicequestore Michelangelo Fournier ripercorre la storia di dieci anni come comandante del Reparto Mobile dello Stadio Olimpico: "E ogni volta che tornavo a casa dicevo che era un miracolo che non fosse morto nessuno. Sono tanti gli angeli a vegliare sugli stadi". Fournier, che all'epoca del G8 di Genova ha guidato l'assalto alla Diaz e poi al processo ha aperto uno squarcio al muro dell'omertà ammettendo di aver visto scene da "macelleria messicana", sostiene un modello di tifo all'italiana: "La rappresenta uno spettacolo bellissimo. Pensare di imporre in Italia un modello di stadio all'inglese, con le curve sedute e in silenzio, mi sembrerebbe la fine del calcio. Adesso mi sembra un momento propizio per impostare un nuovo dialogo con gli ultras".

E ancora, Carlo Petrini non dimentica chi è Roberto Bettega, nuovo plenipotenziario della : "Era quello che in campo ci chiamava straccioni se ci impegnavamo contro la . Ed è quello che nel famoso

- del 1980 s'impegnò per farci pareggiare dopo che casualmente la s'era trovata in vantaggio
".

Infine, Carlo Zampa rievoca i suoi magnifici cinque anni da speaker allo stadio Olimpico e perché da cinque anni non lo è più: "La cosa più brutta - sostiene - è stata quella di aver letto della mia rimozione su un giornale. I rapporti con la famiglia Sensi? Inesistenti".