Ranieri: "Questa è la mia Roma"

27/01/2010 09:27

E’ andata come Ranieri aveva previsto:

«Sapevamo che il Catania si sarebbe di­feso con tutti i suoi effettivi per poi ripar­tire in contropiede, cercando di sfruttare ogni nostra disattenzione. Per questo avevo chiesto di essere concentrati. Sia­mo stati bravi e attenti, abbiamo fatto la partita che dovevamo fare anche se non abbiamo concretizzato tutte le opportu­nità che abbiamo avuto. Il punteggio non rende giustizia alla gara della Roma, ab­biamo sbagliato troppi gol. Temevo il Ca­tania, per questo ho fatto poco turn over e non ho sostituito i giocatori che di soli­to vengono utilizzati di più» .



Ora attende di conosce­re l’avversario che incon­trerà nel prossimo turno:

«Era importante andare avanti, abbiamo centrato la semifinale, sono con­tento » . Infine una consi­derazione sull’organico che ha a disposizione. Esclude un ritorno sul mercato dopo l’infortunio di Toni:

«No, non credo che ce ne sia bisogno. To­ni ha fatto solo due partite con noi, è bel­lo giocare anche con e Vucinic» .




Elogia i suoi giocatori: «Riise ha spin­to molto anche questa volta, soprattutto nel primo tempo. Per fortuna ci ha pen­sato , avevamo le polveri bagna­te in attacco, ma anche Okaka mi è pia­ciuto molto. Positivo anche il recupero di Mexes, è stato molto bravo, determinato, concentrato, sono contento per lui. I ra­gazzi hanno fatto girare la palla come avevo chiesto, la partita è sempre stata nelle nostre mani, tant’è vero che Doni non ha fatto nessuna parata. Sono soddi­sfatto soprattutto dell’in­telligenza tattica dimo­strata » .



L’unica nota stonata, Menez, sostituito alla fine del primo tempo: «Non poteva avere i 90 minuti nelle gambe e si era inte­stardito, voleva fare la giocata, per questo l’ho tolto. Cerci poteva darmi qualcosa di di­verso. Con il suo ingresso Taddei si è spo­stato a sinistra, dove aveva giocato mol­to bene a Siena. A Cerci, quando è entra­to, sono capitate subito due palle in velo­cità, doveva rompere il fiato. Il suo ap­porto ce lo dà sempre. Gli potrei dare più fiducia, ma non sono un allenatore che ama giocare con... il 4-6-0».

La Roma in questo momento non accu­sa la fatica, anche in quei giocatori che non si fermano mai: «L’entusiasmo aiuta, i giocatori corrono, pressano, si supporta­no in campo. Bisogna sfruttarli in questo momento positivo. Se ci saranno cali di forma li farò riposare».

Ha dato una nuova fisionomia alla Ro­ma:

«Come prima cosa avevo chiesto di lottare dal primo all’ultimo mi­nuto, cambiare la menta­lità. Volevo una squadra equilibrata, perchè quan­do io affrontavo la Roma la facevo venire avanti e poi la battevo perchè li trovavo sempre scoperti dietro. Abbiamo acquisito sicurezza, i ra­gazzi avevano perso autostima. Ho cer­ di isolarli, non farli pensare più so­lo a giocare bene, a non fare solo il colpo di tacco. Per come vedo io il calcio, han­no fatto un ottimo cambiamento».




Adesso deve pensare al Siena. «Conto di recuperare tutti i giocatori che hanno riposato a parte Toni» .