Super Roma, meno guai e più scelte

15/01/2010 09:13

Ecco perché Ranieri aspetta a rimettere in campo e Mexes: sono guariti, ma si stanno ancora riatletizzando. Il tendine del ginocchio di Francesco non è più infiammato, ma deve ritrovare la condizione migliore. Staff tecnico e medico sono finalmente sulla stessa lunghezza d’onda: è lo stesso Ranieri (Spalletti faceva il contrario) a rallentare il rientro dei suoi giocatori, anche di quelli più importanti. «Che si prendano tutto il tempo necessario per tornare al meglio», continua a ripetere. Certo, rispetto al suo predecessore, Ranieri può contare su sostituti davvero all’altezza: Mexes sta male? Pazienza, ci sono Burdisso e Juan (finalmente continuo, anche lui come Perrotta si è affidato al fisioterapista calabrese Luigi Novello), e Andreolli in seconda battuta. E se manca , ora al centro dell’attacco gioca Luca Toni, la punta di peso che la Roma inseguiva da anni. Tra l’altro, il suo abbinamento con Vucinic promette di essere perfetto, e questo fa stare tranquillo Ranieri: hanno giocato assieme solo dieci minuti, contro il Chievo, prima dell’espulsione di Doni. Ci riproveranno con il . Toni che fa a sportellate e si porta appresso un paio di difensori, libera Vucinic rendendolo pericolosissimo.

Da lazzaretto a moderno centro di riabilitazione. I progressi della Roma nella gestione psicofisica dei suoi giocatori, testimoniata dal crollo verticale degli infortuni, ha pure nomi e cognomi. Antonio Spataro ha introdotto a Trigoria la tecarterapia, l’ultima tecnica (stimola energia dall’interno dei tessuti biologici, attivando i naturali processi riparativi e antinfiammatori) nella prevenzione e cura degli infortuni. E ha inserito nello staff un osteopata molto apprezzato, Maurizio Brecevich. Altro elemento determinante l’ingaggio di Silvano Cotti, che ha alzato il livello della fisioterapia. Uno che trattato i muscoli di Alberto Tomba e Stefano Baldini può fare miracoli anche con e compagni.