19/01/2010 09:56
Celebrato in Germania, alla faccia di van Gaal, con il quale discuteva anche su come bisognava stare seduti su un divano, figuriamoci se ci poteva essere un futuro da vivere insieme. «Con i due gol al Genoa, Toni ha permesso, quasi da solo, di vincere la partita contro il Genoa. Finalmente i tifosi sono riusciti ad applaudirlo. Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha fatto uscire Toni a pochi minuti dalla fine per permettere al pubblico di salutarlo con una standing ovation», la sintesi di ciò che è comparso ieri sul quotidiano tedesco Bild. La Germania adesso è lontana, come lontano è quel mondiale vinto quasi quattro anni fa. Quello vicino, di Mondiale, comincia tra sei mesi scarsi, in Sudafrica.
Toni vuole esserci, non si stancherà mai di dirlo. Infatti lo dice sempre. Una speranza fino a qualche tempo fa, qualcosa che somigli a una certezza. Luca si gioca il posto con un altro bomber, che lotta per lo scudetto e si chiama Borriello. Il vecchio contro il nuovo. Ma Lippi a parità di rendimento predilige il vecchio, lo abbiamo capito da certe scelte fatte fin ora e soprattutto da certe esclusioni. Si parla di un Toni ritrovato. Prevedibile, vista la voglia di tornare a giocare in Italia. Del resto, i grandi bomber non digiunano troppo. E segnare sotto la Sud, ammette Toni, è stato fantastico.
Ieri, a riposo dai suoi a Pavullo, ha lasciato altre tracce di sè sul suo sito internet. «Una grande emozione segnare con la maglia della Roma. Esultare sotto la Sud e sentire il boato mi ha regalato una bellissima soddisfazione. Grazie ai miei compagni e a tutti i tifosi per il calore che mi hanno trasmesso». Celebrato in Germania, celebrato da se stesso, dal sito della Uefa, celebrato anche da Ranieri e Totti (domani, per il capitano, il test in chiave Torino) e ieri da Daniele De Rossi, premiato in Campidoglio come atleta del 2009. «Era tanto che cercavamo un bomber. Ci serviva una punta di peso e per fortuna siamo riusciti ad averla. Lui e Totti in nazionale? Non dipende da me». Insomma, la Roma sogna, ma attenti a non volare troppo alto, la tesi di De Rossi, miglior giocatore italiano agli Oscar del calcio 2009. Scudetto? «Attenti, parlarne, è utopia: il nostro obiettivo è la Champions, il posto che ci compete. Anche lo scorso anno abbiamo battuto il Genoa allOlimpico, poi abbiamo fatto il botto.
Se le vinciamo tutte magari arriva lo scudetto però non è il nostro obiettivo. La partita con la Juve? Siamo carichi come lo eravamo per la partita con il Genoa e con il Chievo prima. Questa è la forza delle grandi».
Mercato: lInter blocca Ledesma (non va via Mancini), si fa due conti e rinuncia a J. Baptista. Come Pandev ha liberato Toni per la Roma, largentino ha bloccato il trasferimento della Bestia in nerazzurro. La Roma dice che non sono arrivate offerte concrete. Per il futuro di Azevedo si decide in queste ore. Dipende da lui e da quanta voglia abbia di fare pressioni sul suo club. Cosa complicata, ragazzo di sani principi e atleta di Cristo. Okaka entro fine gennaio verrà piazzato (Atalanta o Siena), Cerci è difficile.