Un bagno d'umiltà può far bene a tutti

09/01/2010 11:05

Se ripensiamo agli ultimissimi giorni del 2009 e alla presentazione di Luca Toni, dobbiamo ammettere che un’euforia pazzesca aveva contagiato l’ambiente. Uno stato d’animo pericolosissimo a Roma: quando dilaga, la trappola è sempre dietro l’angolo. Invece, con maggiore realismo, a Cagliari sono spuntate anche le colpe , oltre ai meriti. Di chi le colpe? Di tutti, ha detto Ranieri ed ha ragione se si riferisce al nervosismo tra il primo e il secondo gol. Ma per i dieci minuti finali, la croce è stata scagliata su Menez. Certo, più visibili i suoi errori che quelli dell’incolpevole Toni, sul quale molti titoli giovedì ironizzavano. Però, è una versione reticente. Se vogliamo essere fraterni e franchi, Ranieri ha sbagliato i cambi. Forse, è stato lui il primo a pensare di avere ormai la gara in tasca. Niente di grave, però anche in questo caso ci vuole un bagno di umiltà. C’è un allenatore in panchina, umano e fallace, non un mago, come sembrava da qualche settimana. Torniamo a terra contro il Chievo, un avversario che vale pari pari il Cagliari, per dinamismo e tenacia. Le possibilità di vincere ci sono, ma nessuno ha diritto di pensare che sia facile. Perchè la corsa per un posto in non sarà una passeggiata di salute. Con (e Toni) la Roma può farcela. Ma con un impegno costante e senza sbruffonate.