I giallorossi battono l'Udinese: ipotecata la finale della Coppa Italia

05/02/2010 08:37

Che vale mezza finale di Coppa Italia anche se, paradosso di una competizione che in tutti i modi provano a uccidere, la gara di ritorno a Udine si giocherà tra più di due mesi: ridicolo. Cosi è, e il 14 aprile al Friuli, & Co. partiranno da questo 2-0 pesante che, strano ma vero (?), prospetta l'ennesima finale tra Roma e Inter. In campo le squadre migliori.

Ranieri non pensa affatto alla sfida contro la in programma domenica a Firenze e manda dentro il meglio che ha: fuori solo Juan per un cambio naturale con Burdisso squalificato per la sfida coi viola. La Roma parte a rombo (ma poi cambierà assetto almeno un paio di volte durante la gara) con a destra e la coppia -Vucinic che torna in attacco dall'inizio: non succedeva dallo scorso 20 dicembre. Dall'altra parte anche De Biasi snobba il e manda in campo l'Udinese titolare che prova a metter paura ai padroni di casa partendo a testa bassa.

La Roma ci mette un po' a trovare le dinamiche del suo gioco, ma quando arriva fa male. Dodici minuti per il lancio di , millimetrico, che mette Vucinic palla al piede davanti al . Stop a seguire non perfetto ma il infila Handanovic sul primo palo per l'1-0, non fa una piega. E' il momento migliore per la Roma che prova a chiudere il discorso qualificazione con un in crescita. Il capitano, al rientro dopo l'infortunio, parte piano, inizia correndo al piccolo trotto, ma quando prende le misure torna a fare le sue giocate. Palla di prima sempre (con il contagiri), corre indietro a prender palloni per attivare la manovra giallorossa che lo vede spesso e volentieri regista sopra le parti. L'altra breccia sulla difesa friulana la apre Riise messo larghissimo sulla sinistra. Il norvegese ci ha preso gusto e va in avanti che è una bellezza, riuscendo però sempre a tornare in chiusura su Sachez: tra i migliori dei suoi. In realtà dietro la Roma non rischia granchè e dopo la naturale pausa di riflessione, arriva il gol del raddoppio.

E' un altro degli uomini rimessi dentro proprio per la serata di coppa da Ranieri: Philippe Mexes. Stacco imperiale del francese sulla punizione calciata da Pizarro dalla sinistra e secondo gol del francese quest'anno. Lo aveva detto alla vigilia: «Quando toccherà a me mi farò trovare pronto», detto fatto.

Il guizzo dell'orgoglio bianconero arriva sul fischio di Bergonzi: rasoterra insidioso del solito Sanchez che esce di un soffio. Nella ripresa la Roma continua a fare la partita concedendo anche qualcosa allo spettacolo e Ranieri dopo venti minuti inizia a pensare alla : fuori Vucinic, dentro Baptista fischiato dall'Olimpico. Il resto è poca roba, la Roma tiene botta senza rischiare granchè e porta via un risultato che tra due mesi (incredibile ma vero) servirà eccome. E adesso, tutti a Firenze.