05/02/2010 08:33
L'arma usuale dei friulani di De Biasi, il contropiede, è diventata a sorpresa la migliore risorsa per la Roma, illuminata da un Totti ancora non continuo, ma prezioso, ben assistito dal motorino Taddei. Impeccabile la difesa, il rientrante Mexes si è concesso perfino il lusso del gol del raddoppio, prima di dover laasciare il campo per un colpo subito, lasciando il posto a Juan. Lavoro apprezzabile anche per De Rossi, autore del lancio che ha mandato in gol Mirko Vucinic, altro protagonista, poi il solito Pizarro.
Ma, soprattutto, ha confortato i tifosi la ritrovata solidità difensiva, a meno di cataclismi la finale sembra assicurata. E così va in archivio la prima tappa di un mese di febbraio agghiacciante, e non soltanto per il clima, sette impegni compreso quello di ieri sera: quattro all'Olimpico, è vero, ma le tre trasferte giustificano apprensioni. Per l'Europa League, il viaggio ad Atene nasconde trappole ambientali, ma sul piano tecnico parliamo di scontri diretti sulla strada della Champions, prima Firenze e poi Napoli, a Roma sono attese le due siciliane, che hanno obiettivi diversi ma comune forma al top, prima il Palermo e poi il Catania.
Ci vorrà insomma una Roma ispirata come nelle più felici apparizioni recenti, a Firenze sarà dura anche se Prandelli e i suoi hanno raccolto poco negli episodi più vicini nel tempo. Una più attendibile valutazione generale sarà possibile quando, nel prossimo mese, il calendario offrirà qualche attimo di riflessione in più.