Ranieri e Mazzarri, cambio di marcia

27/02/2010 10:17

Martedì primo settembre, intorno all’ora di colazione la Roma e Claudio Ranieri, come da pronostico, raggiunsero l’accordo. E la notizia venne sparata in diretta in tutte le radio e le televisioni nazionali. C’era un televisore acceso anche in quella doppia uso singola a nome Mazzarri: spenta l’ennesima sigaretta e assorbita la botta, il mancato nuovo allenatore della Roma scese nella hall, pagò il conto e prese al volo il primo treno Roma-Livorno. Un mesetto dopo, cioè all’inizio di ottobre, Walter Mazzarri è diventato l’allenatore del . Fatale per l’esonero di Roberto Donadoni la sconfitta maturata all’Olimpico proprio contro la Roma di Claudio Ranieri. Quando si dice il destino...

Domani al “San Paolo” contro Roma, cioè Mazzarri contro Ranieri, cioè sfida diretta tra i migliori allenatori subentrati del campionato. Da quando c’è Ranieri sulla panchina giallorossa, la Roma vola: ventitrè partite, 50 punti; da quando è arrivato Mazzarri, il va alla grande: diciotto partite, 33 punti. Da ultima in classifica, la Roma si è via via arrampicata fino al terzo posto; il dai bassifondi è salito al quinto posto, ad un passo dalla zona . Come dire che Rosella Sensi e Aurelio De Laurentiis hanno azzeccato al cento per cento la rispettiva scelta.

Composto, apparentemente freddo, sempre impeccabile: ecco Ranieri sulla panchina della Roma. Scomposto, apparentemente caldissimo, sempre agitato: ecco Mazzarri davanti alla panchina del . Bianco e nero. Giorno e notte. In comune hanno un’antipatia manifesta nei confronti di Josè Mourinho e la voglia di arrivare a fine campionato nell’Europa che conta. Al momento, Ranieri è quello più tranquillo avendo dieci punti di vantaggio sul collega, ma la sua serenità va a farsi una passeggiata visto che domani dovrà ancora una volta rinunciare a , Toni, Pizarro e Julio Sergio. Sa, il sor Claudio, che oggi la Roma è una squadra stanca, priva di qualità in mezzo al campo e spuntata davanti. E pure vittima di esagerati black out sul piano della concentrazione: questo, ieri mattina, ha rinfacciato, con toni garbati, ai suoi giocatori. Ha voluto far suonare un campanello d’allarme, con la speranza che il gruppo non conceda altri bis. Un po’ quanto - prima dell’allenamento - hanno raccomandato al gruppo i dirigenti presenti al gran completo al “Bernardini” (Rosella compresa, che non ha incontrato i giocatori), che hanno catechizzando a dovere la squadra anche sulle nuove regole, prova tv compresa, legate alle bestemmie in campo. Con multa salatissima in caso di .