26/02/2010 09:13
La legge dellOlimpico (14 vittorie consecutive dopo il ko del 25 ottobre contro il Livorno) viene meno nel momento più importante della stagione: «Mi dispiace soprattutto per la gente che è venuta in massa per sostenerci. I nostri tifosi sono stati fantastici. Bisogna comunque saper accettare la sconfitta, anche se il Panathinaikos era alla nostra portata. Sono rammaricato perché ci tenevo veramente tanto a superare il turno».
Non boccia la squadra: «Ai ragazzi non rimprovero limpegno perché comunque ce lhanno messa tutta. Non era facile provare a reagire dopo i tre gol subiti nel primo tempo. Siamo andati vicini anche al pareggio e forse poteva cambiare qualcosa».
Per la prima volta in questa stagione, dopo una sconfitta, parla delle assenze: «Fino ad ora le avevamo mascherate bene. Tuttavia nelle partite internazionali le avverti di più».
A proposito, doccia fredda per quanto riguarda le condizioni di Pizarro: «Aspetto il responso dei dottori. Mi auguro di averlo a disposizione per la gara con il Milan. Con il Napoli non ci sarà né lui e nemmeno Julio Sergio».
Ha un moto dorgoglio e prova a reagire: «Ora non abbattiamoci. Serve un colpo di spugna e ripartire da Napoli, dove ci aspetta una partita difficilissima. Non possiamo permetterci di pensare troppo: il nostro obiettivo rimane quello di entrare in Champions dalla porta principale. Ora penseremo solo al campionato e avremo più tempo per allenarci».
Analizza la prova di qualche singolo: «Doni? Per me non ha colpe. Sul gol di Cissé lo ha fatto allargare il dovuto, dovevamo essere più veloci a recuperare. Mexes? E appena rientrato ha bisogno di qualche partita per recuperare al meglio». Chiusura stizzita: «La buona sorte? In passato qualcuno me laveva rinfacciata. In realtà dovrebbe arrivare al momento giusto».