Roma sciupona, spenta in 8 minuti

26/02/2010 10:13

Ieri, dopo essere passati in vantaggio con una punizione di Riise all’11’ (7° gol stagionale per il norvegese), ne hanno subiti 3 in otto minuti, nel finale del primo tempo, tra il 39’ e il 46’. Fine dei giochi e secondo tempo giocato per rispetto degli oltre 50mila spettatori. Il gol di resterà solo nelle statistiche, le altre quattro occasioni nell’album dei ricordi del Tzorvas.

La gara è girata proprio sul pareggio dei greci arrivato su calcio di rigore. La decisione è uno spot per l’esperimento dei giudici di porta. Il bravo Ninis, 19enne nato in Albania e naturalizzato greco, si defila sulla sinistra e , senza alcuna necessità, lo tocca sulla gamba di appoggio. Fallo inutile, forse non evidente, ma di sicuro non inventato. L’impressione è che l’arbitro difficilmente l’avrebbe fischiato, ma il giudice di porta è lì proprio per quello, per controllare un piccolo ma vitale spazio. Cissé batte Doni e pareggia il conto.

Ci sarebbe tutto il tempo per ripartire: in fondo alla Roma basterebbe un gol, perché il 2-1 la qualificherebbe dopo il 2-3 dell’andata. E invece i giallorossi si perdono. Prima è Cassetti a respingere di testa verso il centro del campo e non verso l’esterno, come da manuale delle Giovani Marmotte. Ninis ne approfitta, Brighi non chiude, Mexés guarda: tiro «a giro» del piccoletto e 1-2. La frittata è completa nel primo minuto di recupero: Cerci perde palla con la squadra sbilanciata in avanti, Juan sbaglia a cercare il fuorigioco e Mexés a non farlo. Il francese, in più, si addormenta sulla riga e non respinge il tiro di Cissé, che, nel frattempo, aveva scartato Doni. Per il francese, in passato accostato proprio alla Roma, è il gol numero 23 in stagione: 18 in campionato, 5 in Europa League.

La Roma non perdeva in casa dal 25 ottobre 2009, scivolone contro il Livorno (0-1). Questa volta, però, i gol subiti sono 3, come nell’ultima di Spalletti, Roma- 1-3, il 30 agosto 2009. Per l’Italia sono altri punti perduti nel ranking Uefa. Per la Roma è un campanello di allarme in vista della trasferta di , domenica, e dello sprint finale per la zona . Più che stanca, la squadra è sembrata distratta. Senza la compattezza che è stata il segreto della lunga striscia positiva. Doni, Mexés e Cassetti hanno fatto rimpiangere Julio Sergio, Burdisso e Motta. L’assenza di Pizarro è sembrata ancor più grave di quella di e Toni. Impossibile recuperarlo per domenica, un vero guaio. Per Toni si ragiona in vista di Roma-Milan. Per servirebbe la palla di cristallo. Quella di cuoio, ieri sera, l’aveva portata il Panathinaikos e l’ha usata bene.