02/02/2010 09:17
E, non paga, ispira lomonimo film di "culto", immancabile ancor oggi in ogni cineteca romanista degna di un qualche rispetto. Trascorrono alcuni anni e lattesissimo miracolo si compie con la prima vittoria in campionato. Siamo praticamente già nellinferno di un conflitto mondiale mostruoso, ma poco importa: lUrbe celebra lo scudetto come la Vittoria per antonomasia. Seguono, a guerra conclusa, anni terribili per la Lupa del pallone. Delusioni dietro altre delusioni costellano il viaggio agonistico di una squadra che i nordisti svillaneggiano col diminutivo di Rometta. Appariranno dunque, allocchio estraneo, manifestamente deliranti e prossimi allorgasmo i tifosi che a migliaia celebrano la retrocessione della Roma in Serie B, cantando, impavidi: "Roma, sei la prima squadra del mondo"( ulteriori "ejaculations"). E lunga e spossante la traversata del deserto che conduce al Consolato Viola, quello della sublimazione giallorossa, per cui lAvvocato (Gianni Agnelli) sarà costretto a riconoscere: "Questuomo ha fatto della Roma un club serio. Un miracolo!". Fiumi di sperma gloriosamente sparso irrorano sempre più i Sette Colli. E mi fermo qui, perché il lettore ormai avrà bene o male capito la musica. Eh, sì, siamo onanisti nati, cresciuti e anche, a tratti, pasciuti. Siamo quelli che, senza pudore alcuno, proclamano:"La Roma non si discute, si ama". Scusi: si ama, ma come? "Come?, ma nellunico modo possibile, a noi congeniale:a mano libera!".
Perché, vedete, a mano libera, senza mezzi e senza progetti, si fa tutto. Limportante è avere tutto il mondo nella propria testa. La realtà è brutta, il panorama ostile, la folla inimica? E chi se ne frega!, il bello è tutto nel sogno. Prendete il Michelangelo fanciullo: di notte andava a studiare lanatomia dei cadaveri putrefatti; di giorno, sottraeva un blocco di marmo sghembo, giudicato da Donatello inutilizzabile, a Piazza della Signoria. E zacchete, senza manco un fiorino, ti spunta il David. Michelangelo era romanista? No, ma quasi: era onanista, che è lo stesso. Il romanista e/o onanista sogna sempre limpossibile. Gli càpita spesso di realizzarlo. Come a Okaka su assist di Pit. Chi scrive è romanista fin dalla nascita (e anche da prima), per poi scoprirsi irriducibile onanista. Ho già rivelato il mio ultimo ingaggio onanistico: due mesi fa, ho scommesso duecento euri sulla Roma scudettata, a 50 contro uno. Ora mi sento come il Buonarroti al momento di levigare i pettorali del David.