Sei minuti di black-out, la Roma saluta l’Europa in anticipo

26/02/2010 10:33

DELUSIONE Nell’Olimpico fortino inespugnabile della stagione - in cinque mesi la Roma aveva inanellato 14 vittorie consecutive tra campionatoe coppe -i giallorossi mettono latesta avanti,dando l’illusione di poter continuare il camminoeuropeo, prima del clamorosocrollo a pochi minuti dall’intervallo e un orgoglioso quanto inconcludente assalto (fatta eccezione per il gol di ) alla porta ellenica. Stesso risultato dell’andata, quindi, e sei gol incassati in 180’, un passo indietro notevole rispetto ai progressi registrati in campionato dalla difesa.

Alcune assenze si stanno rivelando pesanti, in primis quella di Pizarro, «geometra» del gioco giallorosso. E se anche Vucinic - unico terminale offensivo per i forfait ormai prolungati di Toni e - tradisce dopo una serie di prove positive e di reti pesanti, l’impresa diventa ardua. Ieri il Panathinaikos ha sfruttato al meglio le occasioni concesse, blindando poi il risultato con le parate di Tzorvas. Finora i risultati avevano assistito la squadra di Ranieri, tornata in corsa per lo scudetto (e ora, dopo l’eliminazione europea, non potrà più nascondersi). Contro i greci, invece, gli episodi sono girati a sfavore e non è bastato un generoso secondo tempo.

Inutile, quindi, il settimo gol stagionale del norvegese Riise, romanista con più presenze continentali e a un passo dal suo record personale di segnature stabilito con il Liverpool 2004-05, su punizione «sporcata» da Ninis. La partita sembra in pugno, ma con il passare dei minuti il Panathinaikos fa salire il baricentro della sua azione e nel finale di tempo capovolge la situazione. Ingenuo l’intervento di su Ninis che genera il rigore trasformato magistralmente da Cissè, perfetta la conclusione del solito Ninis che da 25 metri fulmina Doni non impeccabile nel tuffo, incredibile l’errore di Cerci sulla trequarti conNinis(ancora lui) che lancia Cissè: saltato Doni e gol a porta vuota.

Tre reti che pesano come un macigno, anche se nella ripresa la Roma si getta in avanti grazie anche agli innesti di Julio Baptista e Menez. Tzorvas chiude la porta a tutti tranne che a , bravo a sfruttare una respinta corta del . Ma è troppo tardi, la Roma saluta l’Europa League con molti rimpianti. E dopo il fischio finale, accenno di rissa all’ingresso negli spogliatoi: coinvolti Vucinic e un giocatore del Panathinaikos.