07/02/2010 09:20
Solo che Delvecchio, lo dice la storia, ha dato il meglio di sè con la maglia della Roma quando è stato reinventato attaccante esterno, uomo tattico, da Fabio Capello. Era una Roma che giocava con Totti e Batistuta in attacco, più Delvecchio largo a sinistra con il doppio compito di attaccare e difendere. Un tridente poco ortodosso, assai diverso da quello zemaniano ma altrettanto letale. E grazie anche al lavoro di Delvecchio sulla fascia la Roma riuscì a conquistare lo scudetto del 2001.
Vucinic, è noto, si trova più a suo agio quando può partire dallesterno, fascia sinistra, tagliare il campo e andare alla conclusione o allassist con il destro. Negli ultimi tempi, pungolato dalle urla di Ranieri, si è dedicato con maggior attenzione alla fase difensiva, correndo allindietro e rincorrendo lavversario dando così sostanza al centrocampo e alla fase difensiva tutta. Se Vucinic continuerà a lavorare, atleticamente e tatticamente, in una certa maniera, se si calerà nei nuovi panni con la convinzione di poter diventare ancora più determinante, la scommessa Ranieri potrebbe anche vincerla. E il tutto permetterebbe allallenatore testaccino di ipotizzare, con ampi margini di realizzazione, limpiego contemporaneo di due punte più Vucinic/Delvecchio. «Mirko mi darebbe una chance in più nel dispositivo tattico», le parole di Ranieri. Traduzione: Totti e Toni più Super Mirko. Con un 4-4-2 di base (Vucinic quarto a sinistra, a centrocampo) che diventa 4-3-3 in fase di possesso palla. Nulla di inedito, per carità: un tridente variabile, mascherato, finto e vero al tempo stesso.
Possibile? Possibile, a patto che il potenziale nuovo Delvecchio abbia la testa giusta per accettare lofferta tattica di Ranieri. Nellattesa di verificare la novità, il montenegrino stasera dovrebbe cominciare da attaccante di sinistra nel 4-2-3-1 che Ranieri ha in animo di proporre contro la Fiorentina. Giovedì sera, partendo da quella posizione, Vucinic contro lUdinese ha segnato un gol e ha rimediato la punizione per il gol di Mexes, dimostrando di aver smaltito alla grande il problema fisico che gli aveva impedito di affrontare il Siena. In campionato, nel nuovo anno non ha ancora segnato: riuscirci a Firenze, dove il 5 maggio del 1996 Delvecchio segnò una doppietta, avrebbe un sapore particolare...