Taddei: Fondamentale. Baptista: Era difficile

01/02/2010 09:01

Spiega Rodrigo: «Le mie condizioni? Ho preso una botta al ginocchio, ma non è nulla di preoccupante. I tre punti presi oggi (ieri, ndr) sono importantissimi, la nostra è una squadra che gioca sempre fino all’ultimo. Ora però guardiamo avanti e pensiamo già alla sfida di Coppa Italia contro l’Udinese, poi penseremo alla gara

con la : noi andiamo avanti così
». Il suo futuro, però, passa anche per un contratto in scadenza a giugno e che aspetta solo, salvo clamorosi colpi di scena, di essere rinnovato: «La società sta lavorando col mio procuratore. Io devo solo pensare a fare bene in campo».

Stessa gioia anche da parte di Julio Sergio, che la racchiude in una sola frase: «Fino a pochi mese fa neanche

giocavo, ora vado a casa da mio figlio contento e da secondo in classifica. Andiamo avanti così, poi a maggio vedremo dove saremo arrivati
». Il si sofferma ad analizzare la partita contro i toscani: «E’ stata molto complicata, perché loro sono venuti qui a difendere e non c’erano spazi. Noi abbiamo provato a girare palla e Riise ha trovato quel bellissimo gol. Sapevamo che sarebbe stata una gara così, ma questi sono tre punti pesanti. Sono contento, poi, per giocatori come Okaka e Pit, che hanno lavorato tanto per arrivare a un momento così». Julio Sergio commenta anche la prestazione del collega Curci «ha fatto due o tre parate di alto livello» e spiega il suo provvidenziale intervento su Reginaldo: «Sì, era difficile perché c’è stata una deviazione.

Ho dovuto ritardare la caduta per prendere la palla. Alla fine sono rimasto in piedi ed è andata bene
».

Meno bene è andata, invece, la prestazione di Julio Baptista, ma il predica tranquillità: «Lui ha grande qualità e vedrete che farà grandi cose». E proprio il numero 19 si mostra fiducioso, complici i progressi arrivati quando ha arretrato la posizione: «Ho potuto fare meglio il mio gioco, ma credo di aver aiutato la squadra anche in precedenza. Certo, il gol mi manca, ma penso prima di tutto al collettivo e penso di aver dato comunque il mio contributo, specie nel secondo tempo quando, con l’ingresso di Cerci e Okaka, si sono creati più spazio». Sorrisi, infine, anche da parte di Marco Motta, che, uscito dal campo zoppicante per un pestone ricevuto, prima di lasciare lo stadio sorridente, ha rassicurato tutti sulle sue condizioni: «Nessun problema, sto bene».