Baccini canta da "romanista" e avvisa i tifosi

25/03/2010 09:41

IL TEMPO -

Nel brano Baccini ne ha per quasi tutti i tifosi delle principali squadre di serie A: «L'interista medio, va quasi mai allo stadio e al massimo tripudio, gioisce nel suo studio. Lo juventino di Torino è una specie quasi in estinzione. Mentre il vecchio romanista che festeggia lo scudetto non si accorge che la moglie va con un laziale a letto», canta Baccini. Ma il calcio «è in realtà un pretesto per parlare d'altro». E infatti la prima strofa prosegue con un chiaro: «Questo paese che non ha lavoro, soldi e identità ci vede uniti solo la domenica». Per chiudere col ritornello da stadio: «Un goal ci devi fare un goal per questa vita un goal per arrivare a fine mese».

Anche per Francesco il calcio è un argomento serissimo: «Nel pezzo ho associato la parola scudetto solo alla Roma perché spero che lo vincano i giallorossi. È noto che tifo ma la Roma mi fa simpatia da quando Pruzzo e Bruno Conti passarono dal alla "magica". Eppoi tutto questo parlare solo di Inter e Milan mi ha stufato. Figuratevi che io vivo in Brianza nel Paese dove c'è la villa di Moratti...». E allora non è un caso che al capitano della Roma dedica anche la chiusura del brano: «Sono un italiano medio, torno a casa dallo stadio, da domani son precario, per fortuna ha fatto un goal!».