12/03/2010 10:16
Dalla Capitale arriveranno oltre duemila supporters. Una concessione inaspettata da parte del Casms che ha lasciato l'amaro in bocca a molti tifosi amaranto, che nella gara di andata all'Olimpico furono invece costretti a rimanere a casa. Prefettura e Questura, comunque, sono già al lavoro per predisporre il servizio d'ordine adeguato.
LE SCELTE - Una riunione generale prima della seduta. Tutti a rapporto. Serse Cosmi ha fatto svolgere un galoppo in famiglia al Centro Coni. Da una parte con la pettorina verde c'erano Rubinho fra i pali, Rivas, Perticone e Knezevic in difesa, Filippini a destra, Pieri a sinistra, Moro, Prutsch e Di Gennaro centrali; l'attacco era formato da Bellucci e Lucarelli. Dall'altra parte con la tuta amaranto: De Lucia fra i pali, Raimondi, Diniz ed Esposito in difesa, Marchini, Mozart, Bergvold, Vitale e Pulzetti a centrocampo, Tavano e Danilevicius in attacco.
Marchini è uscito poco dopo a causa di un mal di schiena, rimpiazzato dal portiere Bardi. Lo schema era il 3-41- 2. Due reti di Lucarelli, ritmo basso. Nella ripresa lo schieramento dei titolari era quello composto da Rubinho in porta, Perticone, Knezevic, Esposito e Filippini dietro, Mozart, Moro, Bergvold e Pieri a centrocampo, Tavano e Lucarelli in avanti. Un classico 4-4-2, quello che probabilmente con Rivas al posto di Esposito - cercherà di battere la Roma. Ma ci sono ancora dei punti interrogativi. Filippini a destra appare sacrificato; Prutsch potrebbe rilevare Mozart. Di Gennaro trequartista? Cosmi ci sta pensando. Ma il test di ieri pomeriggio non è stato certo esaltante. Tavano potrà reggere il confronto con la difesa giallorossa? Potrà aiutare Lucarelli? Un centrocampo di incontristi forse sarebbe più indicato.
C'è da studiare come chiudere i varchi sulle fasce della Roma e mettere la museruola a Toni e Vucinic. Un compito che spetterà a Cosmi, che non andrà alla riunione in Lega con i presidenti delle società, come hanno deciso gli altri suoi colleghi. C'è da preparare la fase della rifinitura tecnica e tattica. Nessuno può sbagliare.