20/03/2010 12:15
SILENZI E PAROLE - Partiamo dalla notte di Londra. Lo stress per limprevisto ko si poteva leggere sul volto dei diretti interessati durante, e soprattutto al termine della partita con il Fulham. Poi è un fatto che ognuno abbia reagito a proprio modo. Jean Claude Blanc (presidente, amministratore delegato, direttore generale) non ha detto una sola parola. Roberto Bettega (vice direttore generale) a sua volta non ha rilasciato dichiarazioni ai media. Ma si è speso in prima persona, cercando di usare tutto il proprio carisma di juventino a 24 carati, per calmare i tifosi inferociti per lennesina figuraccia, oltreché per il gesto di Zebina peraltro oggetto, al pari di Melo, di continui cori offensivi ben prima che il match iniziasse -, cioè a sconfitta ancora da maturare -. Non era obbligato a metterci la faccia Bettega (laria attorno a Craven Cottage non era delle migliori), ma non si è tirato indietro. Ribadendo così la sua statura di dirigente. Daltronde lex Bobby gol in carriera ha vissuto passaggi esaltanti (molti) e altri no. Quindi è educato a gestire gli alti e i bassi del mestiere. Di suo ci mette la passione e lattaccamento ai colori. Non è poco.
CHI USA IL TESORO? - La Juve potrà altre decine di milioni sul prossimo mercato (si parla addirittura di 80 in caso di qualificazione alla Champions). Un vero e proprio tesoro da gestire con oculatezza. Il che significa scegliere in base a un preciso progetto tattico, dimostrare di conoscere bene i futuri juventini dal punto di vista tecnico, ma anche caratteriale e comportamentale. Si dovrà pagarli il giusto e vendere al meglio la propria merce. Perché questo avvenga è opportuno lingresso in società di unalta professionalità calcistica. In questi anni la proprietà ha avuto contatti importanti, anche se non sfociati in unintesa, con Beppe Marotta e Franco Baldini. Candidati eccellenti ieri, come oggi. Daltronde luno è amministratore delegato della Sampdoria, laltro il direttore generale della nazionale inglese.