La Roma torna in buone mani

05/03/2010 09:38



Tre uomini fondamentali per affrontare «il curvone che immette nel rettilineo finale». Si ricostituisce così la spina dorsale della Roma, aspettando la sfida verità di domani col Milan. Julio Sergio tornerà a difendere la porta da titolare. Se non avrà altri problemi fino a metà maggio, al netto di infortuni e squalifiche, questo sarà il sorpasso definitivo e quella di Doni a rischia di esser ricordata come l’ultima apparizione di Doni in giallorosso. C’è ancora la Coppa Italia, è vero, ma pensare in questo momento a una nuova alternanza è quantomeno fuori luogo.

Certezza o amuleto, i pochi tifosi della Roma ancora scettici sul conto di Bertagnoli (20 mila euro al mese di stipendio in attesa di rinnovo del contratto in scadenza a giugno) possono trovare conforto nei numeri. Nelle ventitré presenze stagionali - di cui diciotto in campionato col brasiliano - è arrivata una sola sconfitta con la all’Olimpico, nel giorno del suo esordio voluto da uno Spalletti ormai congedante. L’altra sconfitta risale al 17 settembre, quando a Basilea i giallorossi furono battuti 2-0. Anche le statistiche recenti parlano chiaro: dall’infortunio all’adduttore del 18 febbraio il ha saltato tre partite e mezzo. Bilancio? Due sconfitte e un pareggio intramezzate dalla vittoria col Catania. Ad Atene aveva lasciato la squadra in vantaggio e, ora che l’Europa League è sfumata, si concentrerà sull’obiettivo podio in campionato.

É pronto a partire dal primo minuto anche David Pizarro, che ormai si allena a pieno regime aiutato dai cerotti miracolosi «kinesiotaping», inibitori neuromuscolari che aiutano il tessuto a decontrarsi.

Tra le riserve dovrebbe partire invece Luca Toni, l’altro convalescente ristabilito, nel caso in cui l’allenatore domani preferisse andare sul sicuro schierando Julio Baptista accanto a Vucinic. Ieri Toni ha anche messo a segno un gol di tacco, e si è poi rivolto a : «Daniele, se lo faccio domani viene giù lo stadio...»

Il centravanti modenese era intervenuto alla presentazione delle Paralimpiadi invernali dell’Italia, mostrandosi ottimista prima dell’allenamento: «Sto abbastanza bene e ho recuperato dall’infortunio, ma la partita è sicuramente tutt’altra cosa confrontata all’allenamento. L’importante, però, è che il polpaccio sia definitivamente guarito. Rispetto al mio, quello di Pizarro è il rientro più importante. Lui è un giocatore essenziale per gli equilibri della squadra ma spero davvero che col Milan potremo esserci entrambi. Sarà una grande sfida e mi dispiace non ci sia Pato: è certamente un vantaggio per la Roma».



La sua avventura romana in prestito rappresenta ancora il trampolino di lancio verso il Sudafrica: «Ho due mesi e mezzo per tornare in forma, io ci spero. Lippi conosce bene il contributo che posso dare». Prescindendo dai due dubbi della vigilia, il resto della squadra sembra delinearsi con i soliti due ballottaggi.

La linea difensiva tornerà con lo schieramento a quattro e ieri Ranieri (assente per una piccola forma influenzale) ha fatto provare a destra Cassetti che dovrebbe sostituire Motta, con Juan-Burdisso coppia centrale e Mexes in panchina. A centrocampo, con Pizarro, confermati Taddei, e un Perrotta defilato sulla sinistra. Ieri intanto i botteghini hanno chiuso i battenti: praticamente esaurito in prevendita lo stadio Olimpico, affari d’oro per i bagarini.