08/03/2010 08:19
lesame dellincontro Livorno-Roma per ulteriori approfondimenti, anche in considerazione dei comportamenti che saranno tenuti delle rispettive tifoserie nella prossima giornata di campionato». La prossima giornata? Il Milan. Come fanno settantamila voci a scordare Antonio De Falchi? Non si può. «Significato del ricordo, il peso della memoria... De Falchi presente». La Sud non dimentica un suo figlio anche se sono trascorsi 21 anni dalla morte. Anzi, dallassassinio. Uno striscione, i cori di sempre contro la città anti-Roma per antonomasia (e ci sta: sentiste a Milano), ma nessun contatto
con il settore ospiti. Strapieno di tifosi rossoneri. Roma e Milan hanno giocato a calcio e tra
romanisti e milanisti è finita lì. Senza strascichi, senza effetti collaterali, senza violenza. Normale? Magari lo fosse sempre in tutta Italia. Guardate cosè successo altrove, in questo weekend. Sabato, il bilancio della questura di Firenze per Fiorentina-Juve è stato di tre arrestati e quattro denunciati. Tutti tifosi bianconeri. Ieri, sampdoriani e laziali sono venuti a contatto nei dintorni del Ferraris. Secondo quanto ricostruito dalla questura di Genova, sono volati calci, pugni, sassi e bastoni.
Al Viminale lo dicono già da qualche tempo: «La curva romanista è cresciuta parecchio nellultimo anno». Lo dicono quelli che la nostra tifoseria la monitorano ogni settimana. Che poi sono gli stessi che avrebbero cambiato idea in un battibaleno. Non accadrà, non dovrebbe accadere. Oggi, dovrebbe imporsi la civiltà romana. E il modello inglese? Macché, lasciate perdere. È Roma la luce.