15/03/2010 08:59
É un po’ la tesi di Ranieri, che analizza così il match: «É stata una gara avvincente per merito di entrambe le squadre. I primi due gol sono da addebitare alle nostre vistose amnesie, peccato. Non voglio nemmeno rivederli in tv per quanto mi secca. Volevamo vincere per restare nella scia dell’Inter, noi abbiamo fatto un grande prestazione ma il Livorno non s’è arreso mai. Poi ci si èmessa anche la sfortuna con quel palo sul penalty di Pizarro». A proposito, chi da Ranieri si aspetta le proteste per l’azione del 3-3 resta deluso: «Il braccio di Juan era effettivamente largo e il rigore si poteva concedere. L’assistente ha sbandierato subito e Gervasoni l’ha visto. Non dobbiamo lamentarci».
Per ovviare alla stanchezza il tecnico aveva proposto una piccola rivoluzione in squadra, con quattro undicesimi diversi rispetto alla gara col Milan. «Menez mi è piaciuto specialmente nel primo tempo, l’impegno c’è stato da parte di tutti». Palermo è a -7 e Juve a -8 dai giallorossi: senza voli pindarici nei prossimi due mesi c’è da consolidare il terzo posto. A cominciare da sabato con l’Udinese, altra sfida delicata da affrontare senza gli squalificati De Rossi, Pizarro, Mexes e Taddei e col recupero di Vucinic appeso a un filo, mentre Totti per ammissione di Ranieri resterà ancora fuori.
Ranieri fa l’inventario dei punti gettati al vento nell’ultimo mese: «Noi non abbiamo intenzione di mollare: stiamo facendo un ottimo campionato ma, oltre al pareggio di Livorno, rimane il rammarico soprattutto per i due punti persi a Napoli». La pensa come Montali, che allude a qualche scricchiolio: «Potremo tornare a vincere ripartendo dall’atteggiamento giusto». Lo ripete quattro volte, quasi ossessivamente.