Roma-Inter rebus. Gara da... Collina

26/03/2010 10:35

Perché l’ar­bitro migliore, al momento, nelle mani di Pierluigi Col­lina risponde al nome di Paolo Tagliavento (fra l’al­tro, non uscito nel turno in­frasettimanale). Però... Però c’è quell’In­ter- Sampdoria del 20 febbraio scorso a mitigare gli entusiasmi. Vero, la critica uscì compatta a favore del direttore di ga­ra di Terni. Ma quella fu la partita delle manette di Mourinho (squalificato per tre giornate), del caos nel tunnel fra primo e secondo tempo (stop per Cambiasso), del­le espulsioni di Samuel e Cordoba e della di Muntari. Insomma, se il compito di Collina è quello di mettere l’arbitro nelle migliori condizioni per di­rigere una partita, questo sembra un ca­so troppo spinoso. Lo stesso dicasi, fosse stato disponibile (è fermo dal 24 febbraio per problemi fisici) per Rosetti, che a Ro­ma viene visto come il fu­mo negli occhi per i tanti, troppi disastri combinati ai danni dei giallorossi.



Allora, torniamo alla do­manda iniziale: chi dirige­rà Roma-Inter? La risposta non è più così scontata. L’altro candidato è ( era?) Nicola Rizzoli, portato dal­l’Uefa in palmo di mano, categoria Elite (la più alta) conquistata con merito, arbi­tro di personalità. Il problema: ha diretto ieri sera -, partita rischio­sa (infatti qualche ombra è rimasta) e... dispendiosa. Vero, non è una novità poter dirigere due match in pochi giorni. Capi­tò a Rocchi (a proposito, il suo è un nome che ci sta sempre bene, anche se all’anda­ta andò malino e dopo Inter- Milan...) la scorsa stagione ( - il giovedì, Roma-Lazio la domenica), ma c’era qua­si un giorno più di tempo per recuperare, da un punto di vista fisico e mentale. E poi: avrebbe rischiato, Collina, di “ bru­ciarsi” (cosa che è successa) una sua pri­ma scelta con una partita in infrasettimanale quando due giorni dopo c’è Roma­Inter? Toccasse a Rizzoli darebbe le sufficienti ga­ranzie, almeno sulla carta.

Dovrebbe avere il carattere per dirigere sfide ad alta tensione, cerca sempre il dialogo con i giocatori, pro­va a non salire mai sopra le righe, anche quando la partita viaggia sul filo dei ner­vi scoperti. A volte, un bene. A volte, un li­mite.



Caccia al nome, si va avanti. Rimania­mo nella cerchia degli internazionali, fuo­ri causa De Marco, Trefoloni e Orsato (il primi due perché non sono all’altezza, non dirigono una partita in serie A rispettiva­mente dal 14 e dal 24 febbraio, l’altro per­ché si sta riprendendo da un infortunio), detto che Damato ha diretto mercoledì -Roma, restano Bergonzi e Banti, in quest’ordine. Bergonzi ha compiuto passi da gigante nelle considerazioni di Collina, ha diretto già 16 partite in serie A, arriva da una “doppiet­ta” che lo ha visto in Milan­ domenica e in Lazio­ Siena mercoledì, entrambe andate bene. Banti è fra gli internazionali “emergenti”, ma dopo - del 13 marzo la sua stella è sembrata non così brillan­te. Rispetto a qualche mese fa (diciamo, prima parte di questo cam­pionato) Collina ha perso per strada an­che i non internazionali, però di grande esperienza, ovvero Saccani e Morganti, quelli che lo scorso anno gli tolsero diver­se castagne dal fuoco. Insomma, l’arbitro di Roma-Inter è un bel rebus. Ci vorreb­be Collina. Deciderà oggi.