Roma, sei rimonte subite tra rimpianti e rabbia

16/03/2010 08:53

1) , 23 agosto 2009: da 2-1 a 2-3. È l’unica con in campo, autore del gol del vantaggio al 64’. Era la prima giornata, era ancora la Roma di Spalletti. Pagò anche un clamoroso errore dell’arbitro Morganti: Biava fermò Menez lanciato a rete con un placcaggio a metà campo e se la cavò con un’ammonizione. Naturalmente il gol del 3-2 lo segnò lui.

2) Milan-Roma, 18 ottobre 2009: da 1-0 a 1-2. Vista la classifica attuale è questa la rimonta più «sanguinosa» subìta dalla Roma. E anche in questo caso, moviola alla mano, c’è un chiaro errore arbitrale: Rosetti non concede un rigore per fallo di Thiago Silva su Menez, solo davanti ad Abbiati, che doveva portare anche all’espulsione del brasiliano, in quanto chiara occasione da gol. La Roma era in vantaggio 1-0.

3) Inter-Roma 8 novembre 2009: da 1-0 a 1-1. Segna Vucinic, sfruttando anche una della rare «papere» di Julio Cesar e pareggia Eto’o a inizio ripresa. Per la Roma, che perde (zigomo fratturato per una gomitata di Vieira), è un punto che va stretto.

4) Cagliari-Roma, 6 gennaio 2010: da 2-0 a 2-2. È la rimonta più incredibile, perché arriva tra il 90’ e i minuti di recupero. Il primo gol dei sardi, segnato da Conti junior, è però viziato da un netto fallo in area su Cassetti;

5) -Roma, 28 febbraio 2010: da 2-0 a 2-2. Il pareggio arriva su rigore dubbio, assegnato da Rizzoli dopo un fallo di mano involontario di Mexés, ma prima ce n’era uno netto per fallo di Juan su Quagliarella. Non convince la sostituzione (Faty per Baptista) dopo che il aveva segnato l’1-2.

6) Livorno-Roma, 14 marzo 2010: da 3-2 a 3-3. Far segnare tre gol a Lucarelli è stata, oggettivamente, un’impresa. Se Pizarro avesse realizzato il 4-2 su rigore la partita sarebbe finita nel primo tempo, ma nella ripresa la Roma ha fatto poco. Nell’ultimo mese, tra campionato e Europa League, il cammino della Roma è: due sconfitte, tre pareggi e una sola vittoria. Se non è crisi, è una frenata che ha lasciato mezzo pneumatico sull’asfalto.