«Siamo tutti affamati e non ci arrendiamo»

20/03/2010 09:20

«Credo che tutte le mie dichiarazioni da quando sono arrivato abbiano detto già chi sono. Chi dice o scrive cose del genere non ha capito nulla di che allenatore ha la Roma, e questo è grave dopo sei mesi. E’ un qualcuno che non vede la carriera dell’allenatore, quello che ha fatto. Rispondo con ciò che dice la mia carriera. Proprio dalla partita con l’Udinese, quattro mesi fa, abbiamo fatto buonissime cose, ci siamo tolti

grandissime soddisfazioni, abbiamo ricreato entusiasmo, che è quello che devono cercare di dare un allenatore, una squadra al proprio pubblico. Abbiamo rallentato, ma non ci scordiamo cosa abbiamo fatto. Se stiamo tirando un attimo il fiato, e in questo momento non abbiamo la capacità di finire bene le partite quando

stiamo vincendo, credo che questa non sia paura di vincere. Mancano tre partite alla fine della curva, e poi vediamo a che punto stiamo e quello che abbiamo lo tireremo fuori. Fino ad ora non siamo mai usciti fuori strada, la macchina è sempre bene al centro della strada in curva. Ora ci aspettano tre partite, Udinese, e Inter, poi vedremo dove saremo. I tifosi devono sapere che qualsiasi cosa possiamo fare la tenteremo, il possibile e l’impossibile. Stiamo lavorando per offrire di più. È vero, non siamo la Roma di prima, lo riconosco ma non siamo stanchi. È lo stato di forma ottimale che non si può avere per undici mesi. Una grossissima squadra vince lo scudetto anche se non sta bene, fa 1-0 e porta i tre punti a casa. Non ce


la stiamo facendo, ma non si possono addossare colpe ai ragazzi, sarebbe poco serio e irriconoscente.

Ma noi non gettiamo la spugna, noi vogliamo riprendere chi ci sta davanti facendo più punti possibili. Cercando, nel rettilineo finale, con il rientro di , di Toni che sta avvenendo molto molto bene, di regalare qualcosa di bello ai tifosi, ma senza illuderli. Vogliamo fare di più. Non sempre è possibile, per cui dobbiamo essere sereni ad analizzare quello che non va. Ma i tifosi devono sapere che la squadra, il presidente, l’allenatore ci stanno per cercare di fare il massimo».

Roma contro l’Udinese con quattro squalificati. Ha difficoltà a mettere in campo una formazione competitiva oppure i sostituti sono all’altezza?

«La risposta ce la darà il campo. Mi viene da sorridere quando alcuni giornalisti dicono: “il mister ha tutti disponibili e avrà dei problemi a lasciare fuori qualcuno”. Un allenatore ha problemi quando mancano dei giocatori. Quando c’è tutta la rosa a disposizione dispiace lasciare fuori qualcuno che meriterebbe di giocare,

ma la squadra va, ha una sua fisionomia. Adesso abbiamo non uno per reparto, ma tre giocatori nel reparto centrale che mancano, oltre a un uomo di difesa. Manca l’ossatura del centrocampo. Chi andrà in campo farà del suo meglio. Chi è abituato ad andare in campo dovrà dare di più perché gli mancano punti di riferimento

notevoli. Tutto qua. Domani (oggi ndr) sarà veramente una grossa occasione per vedere che blocco siamo. Il pubblico deve stare con noi, darci una grossa mano. L’Udinese è in una fase di evoluzione positiva. Come quando dicevo: “giochiamo la semifinale di Coppa Italia adesso, tra due mesi sarà un’altra storia”. Non faccio il mago, è l’esperienza che me lo ricorda. Adesso l’Udinese sta ridiventando una grossa squadra dopo aver fatto due terzi di campionato non all’altezza sta riuscendo fuori alla grande. Sarà una gara difficile, come il ritorno

di coppa Italia».

L’Inter sembra aver fatto una scelta,zoppica in campionato,vola in .Può dare una mano alla Roma? (Angelo Mangiante, Sky)

«Non credo. Anche se gli abbiamo preso un punto io volevo prendere tre punti all’Inter, sia chiaro. Noi dobbiamo non illudere i tifosi. Non dobbiamo pensare che loro si allenano in campionato per poi vincere in . È logico che non possono stare al cento per cento sempre. Ma proprio perché sono una grandissima squadra hanno rallentato un pochino, ma nel momento della verità hanno fatto una partita superlativa. Complimenti all’Inter».


Partita molto offensiva quella vista a Stamford Bridge. La Roma deve essere più offensiva?

«In assoluto l’importante è avere equilibrio di squadra. Se si gioca con giocatori prettamente offensivi devono saper difendere. La partita di Stamford Bridge lo dice. Giocatori come Milito, Eto’o, Pandev, Sneijder hanno fatto una gara straordinaria come spirito di sacrificio, comeaiuto alla squadra. Una partita perfetta. Se riesci a mettere nella testa di questi giocatori il sacrificio comune per il bene della squadra è una vittoria dell’allenatore».

E’ quello che chiede anche lei ai suoi ?

«E’ quello che ho detto prima. Cambiando l’allenatore pensavano a quello che chiedeva l’allenatore. E’ un fatto normale di crescita di squadra. Poi lo hanno fatto automaticamente, lo pensavano e lo facevano. Ora abbiamo un po’ perso quell’automatismo, siamo convinti di averlo memorizzate e invece non lo abbiamo memorizzato, lo abbiamo perso. L’ho detto in questi giorni alla squadra. Dobbiamo pensare compatti come eravamo uno o due mesi fa. Era la nostra forza».

L’Inter ha pescato il CSKA

«Non so se sia facile o no. L’inter concentrata e determinata ce a può fare. Farò il tifo per loro anche contro il CSKA
».

 

La Roma sembra soffrire le squadre piccole, come nella doppia sfida con il Livorno. (Gianluca Ricci, Il Romanista)

«Non credo, sono state gare differenti, l’una e l’altra. Nella prima abbiamo subito un contropiede e sapevamo che giocavano così. Alla prima occasione ci hanno fatto gol, e noi abbiamo sbagliato sei o sette gol. Nella seconda abbiamo commesso delle incertezze. Eravamo passati in svantaggio, poi in vantaggio. Abbiamo sbagliato un rigore. Sono state due gare molto differenti».

In generale avete faticato con le piccole.

«Per fortuna siamo terzi. Pensa se stavamo come a settembre. Avevamo faticato con tutti. Ora fatichiamo solo con qualche piccola».

 

Per la gara con l’Udinese nonostante i molti appelli sono stati venduti solo poco più di seimila biglietti?

«Mi dispiace. Credo che la partita di Livorno abbia tolto l’illusione ai nostri tifosi. Di questo chiediamo scusa. Vogliamo cercare di riempire al più presto lo stadio».

 

Si può accusare la Roma di non essere troppo spregiudicata come l’Inter? (Giorgia Ferrajolo, Mediaset)

«Possibile, Loro si sono allenati molto a giocare in dieci, e in nove addirittura meritavano di vincere con la Sampdoria. Se ci mettete sullo stesso piano loro sono felicissimo, accetto tutte le critiche. Complimenti, bravi».

 

Si può dire che l’Inter sia un po’ più su della Roma? C’è chi crede che si possa colmare il distacco.

«Un po’ più più su rispetto a noi.... Con la fantasia tutto si può fare. Noi ci proveremo a raggiungerli senza illudere i nostri tifosi. Noi ce la metteremo tutta per essere come l’Inter, per dare fastidio all’Inter ma per fortuna i nostri tifosi sono realisti».

 

Come sta Vucinic?

«Non è al cento per cento, ma ha dato la sua disponibilità. Sta a me decidere se farlo giocare dall’inizio o nel corso del match. Devo vedere quanto tiene. Lui ha dato la sua disponibilità».

 

Ha già scelto la formazione?

«In linea di massima già ho scelto».

 

Cosa inciderà in questa volata a tre, la tenuta fisica o psicologica? (Ivo Mauro, Forza Roma.info)

«Inciderà tutto. la forza di ogni singola squadra, di ogni singola rosa, lo stato mentale e quello fisico. La più importante? Non lo so, penso sempre che l’Inter possa solo perderlo questo scudetto. Il Milan è quella che gli sta più vicino. Noi siamo lì che come lupi famelici vogliamo stare al banchetto. Ci proviamo, ma senza illudere i nostri tifosi che sanno benissimo quello che stiamo facendo».

 

Si è fatto una idea sul momento sulla Lazio?

«Non mi interessa. Ho tanti problemi qui con la Roma…»

 

Faty è pronto per giocare domani? (Marco Valerio Rossomando,www.romanews.eu)

«È uno dei convocati quindi sarà pronto per giocare».

 

A che punto siamo con ?

«Sta facendo tutto il differenziato. Spero che nella prossima settimana possa fare una comparsata con noi a Trigoria, per vedere come sta».

 

L’Udinese è una squadra diversa da quella affrontata in Coppa Italia. Che squadra si aspetta? (Marco Terrenato, Sportitalia)

«Sta facendo un campionato al di sotto delle aspettative nonostante abbia un grosso parco giocatori. Ha il capocannoniere della Serie A, ha ripreso fiducia ed è in forma. Loro verranno qui per vincere».

 

A Livorno era molto arrabbiato con Cerci (Gianluca Piacentini, Il Romanista)

«Mi arrabbiavo con quelli più vicini alla panchina, li spronavo per fargli dare di più e per arrivare alla vittoria. Non c’erano colpe specifiche».

 

Menez invece come ha giocato?

"Luci ed ombre. Lui ha dei numeri e delle volte ci fa fare il salto di qualità sembra che quando perde la palla stacca la corrente, ma io devo trovare la chiave per farlo esplodere. Se non dovesse succedere la colpa sarebbe la mia. Io devo trovare la chiave per aprire quel tesoro, se non ci riesco è colpa mia. Io sto dando il massimo e spero anche lui".

 

Tonetto è pronto?

«Potrebbe partire titolare. Non so se è pronto onestamente ma durante gli allenamenti dà sempre il cento per cento».

 

C’è stato qualcosa che è cambiato in un determinato momento? Magari con il Panathinaikos?

(Giuseppe Lomonaco,Centro Suono Sport)


«Lì c’è stato un black out. Se togliamo i quattro minuti finali ad Atene e i sei qui a Roma per il resto avevamo giocato bene».

 

Il momento europeo delle italiane?

«Mi dispiace che la sia uscita per la questione del ranking Uefa»