Ultimo assalto all'Inter

27/03/2010 11:06

Sono tanti i protagonisti e i motivi di interesse di Roma-Inter, ma il dato principale è uno: negli scontri diretti i giallorossi non sono mai stati vicini all’Inter come adesso. Un’Inter che va a caccia del suo quinto scudetto consecutivo. Il 18 maggio 2008, dal gol di Mirko Vucinic a Catania (8’) a quello di Zlatan Ibrahimovic a Parma (64’), la Roma era campione d’Italia. Ma in quella stagione le due squadre si incontrarono a Milano alla 25ª: l’Inter era a più 9 e vi rimase, dopo il pareggio di Javier Zanetti all’88’ emolte polemiche per l’arbitraggio di Roberto Rosetti.

Nel campionato precedente l’Inter si presentò a San Siro 13 punti avanti e con la possibilità di conquistare aritmeticamente lo scudetto: Perrotta, e Cassetti le rovinarono la festa, ma per poco. Ora, invece, ci sono soltanto 4 punti tra Inter (63) e Roma (59): è il divario minimo dal 20 settembre 2009 in poi, mentre il 28 novembre 2009 i punti di distacco erano 14. Ecco perché la sfida di oggi, alle 18 allo stadio Olimpico, esaurito, è vissuta come una finale. Da big match anche la corsa alla tribuna d’onore: presenti due ministri (Elio Vito e Andrea Ronchi, romanistissimo), il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, e quello di Alleanza per l’Italia Francesco Rutelli, lazialissimo.

Trasversale il tifo giallorosso: D’Alema (Pd), Gasparri e Cicchitto (Pdl). Ci saranno il presidente della Consob, Lamberto Cardia, e quello dell’Autorità garante della concorrenza, Antonio Catricalà. E se Fiorello ieri è stato ad Appiano Gentile a far sorridere gli interisti, all’Olimpico tiferanno giallorosso Carlo Verdone, Lino Banfi e Claudio Amendola. Sarà una partita con cinque ex: Marco Andreolli, David Pizarro e Nicolas Burdisso nella Roma (l’argentino è di proprietà dei nerazzurri, in prestito gratuito); Walter Samuel e Cristian Chivu nell’Inter.

È una sfida che la Roma non vince in casa dal 7 marzo 2004. Finì 4-1 con doppietta di Mancini e gol di Cassano e . Da allora due pareggi e tre sconfitte nelle ultime tre gare: 0-1, 1-4 e 0-4. e Sneijder sono, seppur in modo diverso, due indispensabili che potrebbero partire dalla panchina. Sono i grandi punti interrogativi di una gara che, senza di loro, sarà inevitabilmente più povera di talento. Il capitano giallorosso (434 presenze in serie A e 188 gol) non gioca dal 13 febbraio 2010, sostituito dopo 45’ contro il Palermo, e non segna dal -Roma 1-2 del 23 gennaio.

Ieri si è allenato con la squadra e muore dalla voglia di giocare. Claudio Ranieri ha chiarito: «La formazione l’ho già mente, ma non la dico». L’olandese ha un piccolo problema muscolare e la gara di contro il Cska Mosca è troppo vicina. Inutile chiedere lumi a José Mourinho, che ieri non ha parlato e che, dopo la per tre turni a seguito delle «manette» di Inter-Samp, potrebbe stare zitto fino al termine del campionato.