21/04/2010 12:02
Incroci, appunto. A cominciare dal prossimo turno. Con lInter che riceverà lAtalanta e che anticiperà la partita alle 18 di sabato per poter preparare al meglio il ritorno della semifinale di Champions con il Barcellona. Sempre sabato, ma alle 20.45, toccherà al Milan col Palermo.
Con due delle prime tre della classifica in campo il giorno prima, più i rosanero in corsa per un posto in Europa, era girata voce di un possibile anticipo anche della partita della Roma con la Samp. Voci che però non hanno avuto seguito, e così i giallorossi scenderanno in campo sapendo già il risultato dellInter e del Milan (qualora si calcolassero ancora i rossoneri nella corsa al titolo). E quello costituito dai nerazzurri bergamaschi sembra essere lultimo vero scoglio della formazione di Mourinho nella volata finale.
I motivi? Un po perché avranno la testa alla Champions, un po perché Tiribocchi e compagni si giocheranno alla morte le residue chanche di salvezza. Già, le ultime. A meno che la Lazio non perda domenica a Marassi col Genoa. In quel caso cambierebbero gli scenari. Perché a quel punto, nella partita successiva, i biancocelesti non potrebbero concedersi il lusso di unaltra sconfitta contro lInter (il 2 maggio), la quale si troverebbe a giocare un match dai toni agonistici decisamente più accesi rispetto a quello che sarebbe stato con la Lazio già al sicuro. E la Roma? Se oggi dovesse arrivare la qualificazione alla finale di Coppa Italia, i giallorossi si troverebbero ad anticipare a sabato 1 maggio il match del Tardini con il Parma. Dunque il vantaggio di sapere cosa ha fatto lavversaria per lo scudetto stavolta lo avrebbe lInter. Niente spostamenti in programma, invece, per le ultime due giornate: tutte le partite dovrebbero svolgersi di domenica alle 15. LInter prima riceverà il Chievo che non ha nulla da chiedere al campionato e poi andrà in casa del Siena quasi sicuramente già retrocesso. La Roma, invece, avrà prima il Cagliari allOlimpico e poi il Chievo a Verona. Quattro match che sulla carta hanno lo stesso (basso) coefficiente di difficoltà. Solo sulla carta. Perché ha ragione Ranieri quando dice che tutte le partite sono uguali e vanno giocate. E una questione di incroci.