E così ci ha dovuto pensare un difensore,
Maicon, a sbloccare un risultato che sembrava inchiodato con un gran gol: stop di coscia su una respinta corta della difesa juventina, sombrero ad
Amauri che interviene in maniera scomposta, e gran destro sul secondo palo che brucia Buffon. «Lo scudetto resta qui», dice il brasiliano dopo il gol. Toccherà ai giocatori giallorossi, tornati secondi a meno due dalla vetta, dimostrargli che non sarà così. La lunga volata è cominciata, e da adesso in poi non si può più sbagliare nulla perché il calendario interista è in discesa fino al 16 maggio. Contro la Lazio, insomma,
serve solo vincere. Nel primo tempo parte bene la Juve, che nei primi dieci minuti arriva per tre volte dalle parti di Julio Cesar con Iaquinta, Del Piero e Marchisio. Poi comincia a giocare anche lInter, che chiude la formazione bianconera nella propria metà campo. La partita si incattivisce e Damato mette mano più volte al cartellino: tra il 18 e il 21 lo estrae 5 volte in faccia a Samuel, Iaquinta, Thiago Motta, Felipe Melo e Sissoko. Pesantissimo quello del maliano, che al 37 rimedia il secondo giallo e poi il rosso per unentrata ingenua quanto pericolosa su Zanetti. Juve in dieci per circa unora e Inter che diventa padrona del campo. Zaccheroni toglie Del Piero e inserisce Poulsen per rinforzare il centrocampo, ma lInter guadagna sempre più metri.