Erano in quattro, ne è rimasto soltanto uno

09/04/2010 10:22

Poi però ci si è resi conto che forse l’ex del Siena non è che fosse poi così affidabile, e si è pensato di correre ai ripari negli ultimi giorni di mercato prendendo (in prestito) il romeno , che a Roma era famoso soprattutto per aver parato tutto il possibile in un -Roma nel 2005-2006. Solo che è arrivato a Roma infortunato. Per questo dopo le prime cinque partite stagionali, in cui con Artur in porta la squadra giallorossa riuscì a subire 8 gol da squadre che si chiamano Gent e Kosice, oltre al , Spalletti decise di puntare nella gara contro la sul «miglior terzo del mondo», che prima di allora contava qualche fugace apparizione in prima squadra e nulla più. Il brasiliano era considerato come la mascotte della squadra,

quello che rimaneva a fine allenamento perché serviva un per provare le punizioni e i rigori. E invece con l’arrivo di
Claudio Ranieri il titolare è diventato lui.

Nemmeno il ritorno di Doni, che non ha mai convinto quando ha giocato titolare, lo ha schiodato dalla porta che adesso difende con le unghie e coi denti. E che difficilmente lascerà, almeno in questo campionato.