Esauriti anche Curva e Distinti Nord!Contro l'Atalanta siamo già in cinquantamila. Restano le tribune. E se la Viola non perde...

09/04/2010 08:25


Mario. Ieri, secondo fonti interne alla società, eravamo a circa 50mila romanisti. La sensazione è che entro domenica toccheremo la vetta, assolutamente impensabile mesi fa per un qualsiasi , dei 60mila spettatori. Se non di più. Perché la verità è che questi sono dati assolutamente parziali. E non perché non siano corrispondenti al vero o perché ci sono ancora due giorni e mezzo a disposizione per acquistare i biglietti. Ma perché fanno i conti solo con la realtà e non con l’immaginazione. Ipotizzate che domani sera il campionato faccia il suo corso (regolare). Immaginate che la voglia ricacciare indietro certi bisbiglii sicuramente fastidiosi. Quelle accuse velate di un risultato già scritto. Ecco, fermatevi a riflettere - ma guai a esprimerlo a voce - su quale potrebbe essere il miglior esito possibile all’Artemio Franchi. Fatto? Perfetto.

Proseguite ora nel vostro immaginario viaggio e pensate a cosa potrebbe accadere, la mattina dopo, davanti ai Roma Store di via Appia Nuova 130 e piazza Colonna 360 e nelle ricevitorie Lottomatica aperte la domenica. Pensate, pensate. In un momento del genere i prezzi passano in secondo piano. Ma in questo caso aiutano. Una Tevere Laterale costa 40 euro (25 per gli under 12), una Centrale 50 (30). Con la (consueto termine di paragone), seconda di campionato, venivano rispettivamente 55 e 75 euro. La forbice si allarga ancora di più in Monte Mario. Per l’Atalanta bastano 65 euro (35 per gli under 12), per i bianconeri ne occorrevano 110.

È fondamentale sottolinearlo per l’ennesima volta: se la Roma avesse imposto gli stessi prezzi di Roma-, avrebbe sicuramente ottenuto lo stesso risultato al botteghino. Non lo ha fatto per amore. Non lo ha fatto perché avere la sua gente accanto - tutta la sua gente - non vale un incasso supersonico. Non lo ha fatto anche perché ce lo insegna Julio Baptista. Che c’entra la Bestia? È il 21 febbraio, la sera prima la Samp ha rallentato la corsa interista, inchiodando la capolista a San Siro sullo 0-0. Quella domenica si gioca Roma-Catania. Una spaccata di Vunicic ci porta in vantaggio, poi il cronometro sembra scorrere lentamente. Sempre più lentamente. La difesa romanista va in affanno. Il successo porterebbe la Roma a meno 5 dal Biscione.

Ma pare in bilico. Baptista entra all’81’ e nel recupero è come se segnasse un altro gol. Julio raccoglie un corner corto nella zona d’attacco giallorossa e difende il pallone con tutto se stesso.

Il cronometro accelera: primo minuto di recupero, secondo, terzo, quarto. I catanesi si infuriano, ma Julio non si schioda da là. Tutto intorno a lui c’è una voce che si fa urlo. E non è solo quella della Sud. È l’Olimpico intero che scende in campo, che aiuta il brasiliano, che lotta su quella palla. Che non lo lascia solo come non ha lasciato sola la Roma. La Sud lo ha fatto sempre. La novità, da qualche settimana a questa parte, è che dietro la Roma adesso non c’è solamente la sua Curva. Ma tutto lo stadio. Anzi, Tutti in tribuna.