27/04/2010 11:59
UNIFORMITA - Gli stessi che, però, portarono Rizzoli a fischiare il rigore per quel tocco di mano di Mexes a Napoli che tutto era fuorché volontario, o ancora (anche se con dinamiche diverse) Gervasoni a fare lo stesso con Juan, in scivolata su Lucarelli e pallone che gli finisce sul braccio destro. Qui, però, si apre il dibattito più generale, che spiega lAia- pensiero: quella del fallo di mano è una regola che, di per se stessa, mette in difficoltà il direttore di gara che, discrezionalmente, deve giudicare se unaltra persona commette o meno un gesto volontario. Difficile raggiungere certezze in situazioni simili, anche se quella delluniformità è stata la sfida lanciata (a Coverciano, vigilia dellinizio del campionato) dal presidente dellAia Nicchi proprio allinizio di questa stagione. Ma i casi, fanno notare da via Tevere, non sono mai uguali, al massimo simili, mentre le persone che li giudicano sono sempre diverse, da prospettive diverse.
ERRORE - Insomma, quando gli arbitri si raduneranno a Coverciano, qualche appunto Damato lo riceverà, ma (forse) non sugli episodi-chiave. Magari, se fosse stato più largo, avrebbe potuto valutare la trattenuta di Gastaldello su De Rossi, lunica che nellinterpretazione del giorno dopo, secondo i vertici arbitrali, può avvicinarsi al calcio di rigore. Tradotto: nessuna sospensione per Damato, anche se potrebbe non essere una sorpresa non vedere larbitro di Barletta non accostato alle grandi partite nei prossimi due turni. Che nel gergo dellAia viene etichettata come normale turnazione...