«I biancocelesti sono l’ultimo ostacolo»

07/04/2010 09:21

 
Un momento bello quello che stanno vivendo i tifosi giallorossi, che hanno visto, passo dopo passo, la propria squadra conquistare il secondo posto. Ed ora? «Non resta che incrociare le dita - afferma Benedetto, 18 anni -. Più che per la Roma, per l’Inter. Obiettivamente non si tratta di una squadra semplice, occorre aspettare un loro passo falso. E per poterne approfittare bisogna essere sempre lì. Quindi per il momento battiamo l’Atalanta». Occhi puntati sulla squadra di Mutti, dunque, che dopo la sconfitta dell’andata e l’ultima partita vittoriosa contro il Siena, arriva a Roma più carica che mai. «Sulla carta la Roma ha un calendario favorevole - afferma Giovanni, 30 anni - sta di fatto che il calcio è imprevedibile.Contro l’Atalanta bisogna andare cauti, non dare per scontato nulla. Noi vogliamolo scudetto, ma loro non vogliono scendere in serie B».
 
Non sarà semplice, «ma la Roma non sarà sola». «Ultimamente lo stadio è sempre bello pieno, anche in trasferta - sottolinea Fabrizio -. Questo perché noi ci crediamo e in campo il nostro calore arriva». Entusiasmo e fervore per i più che a qualche giorno da sono super carichi. «Finalmente la Roma è dove è giusto che sia - dice Matteo, 22 anni -. Io ho sempre creduto in questa squadra, sono anni che ci credo e quest’anno più che mai. Possiamo vincere tutte e sei le partite che restano. Ma se proprio dobbiamo regalare dei punti, senza dubbio lo farei con l’Atalanta. Tre punti ai bergamaschi per mandare la Lazio in B sarebbe la sconfitta più bella mai vissuta». Nei pensieri giallorossi c’è anche questa prospettiva. «Non voglio parlare di tricolore, tanto meno di Lazio in B - rimarca Matteo -. Una cosa del genere è da cardiopalma». «Noi a festeggiare e loro a piangere? Praticamente stai parlando del mio sognoda una vita», commenta sorridente Paolo, 40 anni. Il campionato si deciderà nella stracittadina, è il pensiero di molti: «Sono uscito mezz’ora prima da lavoro per assicurarmi questo biglietto - aggiunge Carlo, 32 anni -. È questa la partita più rischiosa. Non c’è classifica, non c’è nulla. Il derby è qualcosa che va al di là di tutto».
 
Una sfida sentita, che ora più che mai può segnare i destini di entrambe le squadre. «La partita contro la Lazio sarà tosta - ribadisce Benedetto - , non possono perdere contro la Roma e segnare la loro discesa in B. Per noi invece, è proprio questo quello che ci spinge alla vittoria, più che la corsa scudetto. Battere la Lazio e segnare la loro fine». C’è addirittura chi azzarda un risultato. «7-0 per noi potrebbe bastare...». E il campionato potrebbe chiudersi qui. Almeno per loro.