Il gol che fa la differenza

14/04/2010 10:39

 

E, leggendo bene i numeri, per i giallorossi questa caratteristica può essere considerata una virtù. Perché se la Roma raramente stravince, mai ha straperso visto che le tre sconfitte con il tecnico testaccino in panchina sono arrivate tutte con il minimo scarto (Milan-Roma 2-1, Roma-Livorno 0-1 e Udinese-Roma 2-1).

Analizzando le tredici vittorie di misura della Roma ranieriana, si può notare che otto sono arrivate all’Olimpico (contro , , Lazio, Chievo, Siena, Catania, Inter e Atalanta) e cinque in trasferta in casa di Siena, Atalanta, , e Bari.

In cinque occasioni, i giallorossi hanno vinto segnando un solo gol (contro Lazio e Chievo, a Firenze, con il Catania e a Bari); in otto hanno segnato due gol (a Siena, con il , col , a Bergamo, a Torino e in casa con il Siena, con l’Inter e con l’Atalanta). L’altra faccia della medaglia è rappresentata dai gol all’attivo nelle sette partite vinte senza il minimo scarto: 5 volte lo scarto è stato di due reti (Roma- 3-1, Roma-Bari 3-1, Roma-Parma 2-0, Roma-Udinese 4-2 e -Roma 0-2); 2 volte di tre gol (Roma- 3-0 e Roma-Palermo 4-1). Nel bene e nel male, una Roma mai esagerata. Una Roma sempre in partita, se mai. Insomma, la Roma di Ranieri è una squadra che attacca e che, al tempo stesso, sta ben attenta a non rischiare.

E così, attaccando bene e difendendo con attenzione, è arrivata a collezionare 23 risultati utili consecutivi (17 vittorie e 6 pareggi).