L’operazione riscatto è già cominciata

07/04/2010 08:33

l’ennesimo scarto dell’Inter, un contentino per certificare il rapporto di vassallaggio della società giallorossa nei confronti di quella nerazzurra, era forte. Di sicuro nessuno pensava che il Bandito sarebbe diventato uno dei leader indiscussi della squadra di Ranieri, e che avrebbe costretto al ruolo di comprimario un certo Philippe Mexes.
 
E invece oggi il centrale argentino è uno dei migliori difensori del campionato, e si sta prendendo una dopo l’altra tutte le sue rivincite. L’ultima, in ordine di tempo, se l’è presa nel sottopassaggio dell’Olimpico quando ha incontrato il suo ex allenatore Mourinho. Sono volate, sembra, parole grosse con l’argentino che ha chiesto spiegazioni sul perché a Milano fosse considerato il sesto difensore dal tecnico portoghese, che gli preferiva addirittura Rivas. La penultima se l’era presa in patria, riuscendo a riconquistare la maglia della Seleccion e probabilmente un posto ai prossimi mondiali. Ora per completare l’opera manca solo una cosa, lo scudetto. Che, come ha ribadito anche , vinto a Roma vale dieci volte di più. Burdisso se n’è reso conto in questi suoi mesi romani, che sia lui sia la società giallorossa vorrebbero prolungare. 
 
Ci ha già provato il ds Pradè a gennaio, quando l’Inter ha chiesto alla Roma Julio Baptista. Poi l’affare è saltato perché non si è trovato l’accordo sul conguaglio ma se ne riparleràa fine stagione perché il suo riscatto (e quello di Toni) sono le priorità del mercato giallorosso. Anche stavolta la trattativa dovrebbe coinvolgere nuovamente la Bestia: si dovrà trovare però l’accordo col suo agente Ferdinando Hidalgo, che nei giorni scorsi ha cominciato a battere cassa. Normali schermaglie, a questo punto della stagione, che saranno appianate quando ci si siederà intorno a un tavolo per trattare. E sarà ancora più facile se nel frattempo sarà arrivato un trofeo importante.