Mattioli: "Tutti a Parma"

28/04/2010 15:13

«Le ho fatte, cantate a modo mio, spero che piacciano».

Ma Maurizio Mattioli, oltre ad es­sere un grande attore di cinema, teatro e televisione è anche e forse soprattutto un acceso e molto com­petente tifoso giallorosso.

«La Roma è la mia seconda pelle, una passione che mi porto dentro da sempre e che coltivo quotidiana­mente ».



Sta quindi seguendo con appren­sione questo finale di campionato

«Sì, devo dire che c’eravamo qua­si. Dopo la vittoria nel derby sem­brava che la strada verso lo scudet­to si fosse spianata e invece la Sam­pdoria, il suo , ma soprat­tutto il signor Damato di Barletta ci hanno messo lo zampino. Il rigore per il fallo di mano di Zauri era net­tissimo e non capisco perchè non è stato concesso, anche alla luce di al­cuni rigori fischiati contro la Roma nel corso della stagione. Alla squa­dra non posso rimproverare pro­prio nulla, così come a Ranieri che in questa stagione ha fatto un vero miracolo».

E adesso?

«Adesso tutti a Parma, è vero che non dipende più solo da noi, ma è giusto accompagnare la squadra in questo gran finale. Alla fine tirere­mo le somme, ma l’Inter questo scudetto se lo dovrà sudare fino al­la fine se lo vuole. Tutti a Parma dunque e poi tutti a Verona col Chievo».

Ma l’Inter dove può inciampare? Ci sarebbe la partita con la Lazio... Quindi tifare per i biancocelesti...

«Non è una bella situazione, ma­gari in camera caritatis, senza far­lo sapere in giro. Ma questi laziali un po’ d’orgoglio ce l’avranno o no? E poi non sono mica salvi ancora. Ma te pare che ce tocca tifà pei cu­gini? Mah!».

Ma in questo momento cosa può passare nella testa dei giocatori e di Ranieri?

«Io dico che, passata la delusione cocente per la mazzata dell’altra se­ra, dobbiamo rimboccarci tutti le maniche e non mollare. I tifosi han­no già dato il loro segnale inequivo­cabile bruciando in poche ore tutti i biglietti per la partita di Parma. Sono sicuro che Ranieri saprà toc­care le corde giuste e ricaricare i ragazzi. Non dobbiamo lasciare nul­la d’intentato perchè anche l’Inter può inciampare e noi non dobbiamo avere alcun rimpianto».

Cosa può esser mancato alla Ro­ma quest’anno per approfittare fi­no in fondo del rallentamento del­l’Inter?

« Sotto un certo profilo niente, perchè la lunghissima serie positi­va ha riportato i giallorossi a con­tatto coi nerazzurri, ma l’handicap era enorme a livello di punti. Fa­cendo un discorso più ampio si può dire che a differenza dei nerazzur­ri la Roma ha ancora una panchina un po’ corta, soprattutto in certi ruoli, come quello di Riise ad esem­pio. E non è un caso che i due gol della Samp siano arrivati proprio col norvegese impegnato su Pazzi­ni. Ma non gliene faccio una colpa, per carità. In futuro mi piacerebbe rivedere molti romani in squadra. Perchè non far tornare gente come Pepe, Galloppa e anche Daniele Conti»?