Mexes partita perfetta, è tornato l’angelo biondo

22/04/2010 04:44

dei migliori in campo. Un’abitudine che fino allo scorso anno aveva e che in questa stagione aveva perso. Un po’ a causa dei tanti piccoli infortuni che lo hanno tenuto fuori, molto per il rendimento mostruoso di Juan e Burdisso che si sono dimostrati due tra i centrali più forti in circolazione, non solo in Italia. Philippe però non si è demoralizzato ed ha continuato a lavorare a testa bassa, sempre inserito nel gruppo. Lo abbiamo visto abbracciare Burdisso (teoricamente un rivale) alla fine della partita con l’Inter, tifare come un pazzo dalla panchina nel derby, festeggiare e correre sotto la curva con i compagni. Atteggiamenti non richiesti ad un calciatore che si è sempre sentito titolare e che proprio per questo poteva magari pretendere qualcosa, e per questo assumono un valore ancora più grande.

Anche perché non tutti si sono comportati come lui. Ieri ha giocato al posto di Juan, e l’assenza del brasiliano non si è notata. Un pericolo potevano essere le caratteristiche degli attaccanti friulani, tutti molto tecnici, rapidi e brevilinei, ma di rischi veri e propri la porta di Julio Sergio fino al gol di Sanchez non ne ha corsi. E il merito è stato soprattutto il suo. E del suo compagno di reparto Burdisso. Anche ieri il Bandito è stato tra i migliori. Se ad ogni gol di Toni al ds Pradè viene il mal di pancia perché il prezzo del cartellino sale, ad ogni prestazione come quella di ieri di Burdisso il mal di pancia del direttore sportivo deve essere molto simile. Non ha sbagliato quasi niente, Nicolas, ma questa non è più una novità. Speriamo di rivederlo con la maglia giallorossa anche il prossimo anno.