Ranieri: «Ancora Inter Meglio aver perso qui piuttosto che dopo...»

22/04/2010 04:54

noi. Ma va bene così». La formazione di Marino si è dimostrata una squadra ostica. «L’Udinese è forte, non si capisce perché non stia lottando per l’Europa, ha tutto, nomi e impianto di gioco, noi potevamo andare meglio con le ripartenze ma è stato dovuto a molti fattori.

Dal campo con la palla che non scivolava bene, poi certo quando siamo rimasti in dieci è diventato tutto un po’ più difficile». Dopo la sostituzione nel derby, novanta minuti in panchina per , che comunque era in buonissima compagnia visto che insieme a lui c’erano anche Vucinic, che poi è entrato in campo nel finale, e Pizarro, che invece come il capitano è rimasto tutto il tempo in panca. La spiegazione è semplice.«L’ho fatto riposare in vista di Roma-Sampdoria». Tra le buone notizie c’è il ritorno di Tonetto, che a parte pochi secondi proprio con l’Udinese all’Olimpico il 20 marzo scorso, non giocava da Inter-Roma dell’8 novembre scorso. «Max è stato bravo perché ha fatto quel che gli ho chiesto ha fatto. Anche Faty ha fatto bene il filtro davanti a Riise, non gli si poteva chiedere di più. Quello di esterno alto non è il suo ruolo. Peccato per Cassetti che non giocherà la finale che è un giocatore importante per noi. Brighi sempre ottimo, Baptista l’ho vista molto bene. Adesso ci sarà l’Inter, giocheremo avanti al nostro pubblico, ma sarà difficile». Quello con i nerazzurri è un duello infinito.

Campionato, Coppa Italia, Supercoppa, negli ultimi anni è stato sempre Roma- Inter. Le due regine del calcio italiano. Due modi diametralmente opposti di intendere il calcio, che però evidentemente portano (più o meno) agli stessi risultati. «Noi siamo tanto diversi dall’Inter, ma se è la quinta finale in sei anni vuol dire che si può anche fare calcio come lo facciamo noi. L’Inter è un’armata bellissima, ha fatto una grande partita col . Noi ora non dobbiamo pensare a vincerle tutte, ma una dopo l’altra. Spero che l’Inter sia attratta dalla . Siamo noi che ci dobbiamo conquistare i nostri obiettivi». Ora bisogna pensare alcampionato. Domenica c’è la Sampdoria, e per Ranieri è quella la gara più importante dell’anno. Poi ci sarà il Parma prima della finale del 5 maggio con l’Inter, che arriva quattro giorni prima la gara col Cagliari, penultima prima del gran finale il 16 maggio a Verona col Chievo. «Non dobbiamo cadere nel tranello di dire che dobbiamo vincerle tutte da qui alla fine. Noi dobbiamo pensare partita dopo partita, e quindi il nostro pensiero in questo momento deve essere rivolto solamente alla gara di domenica con la Sampdoria».