13/04/2010 09:49
Il primato appena conquistato non gli fa abbandonare il suo aplomb: «Siamo primi in classifica e ci giochiamo tutto in queste cinque partite. I giocatori che alleno sono un grande gruppo molto unito, mi trovo bene a lavorare con loro, mi hanno seguito sin dal primo giorno. Inoltre abbiamo il sostegno di un gruppo fantastico, che è stato vicino alla squadra nei momenti difficili e ora sogna. Noi dobbiamo continuare a lavorare con i piedi per terra. Non abbiamo fatto ancora nulla. Certo, il primo posto e aver scavalcato lInter è una grande soddisfazione, ma dovremo continuare a lottare partita dopo partita, fino alla fine. In città si avverte questa atmosfera particolare. Il pubblico è stato al nostro fianco dimostrando grande maturità » .
Ranieri ha parlato anche di Totti: « E il nostro capitano. Anche quando era fermo per infortunio ha dimostrato il suo forte attaccamento alla squadra, è stato vicino ai compagni, anche lui fa parte del gruppo. Essere romano e romanista mi aiuta, ci siamo capiti subito, sono entrato in sintonia con Totti e De Rossi. Ci capiamo al volo. Per esempio Francesco domenica mi ha detto del rischio di espulsione di Menez e lho ascoltato» .
Il tecnico ha evidenziato poi le differenze con il calcio inglese e lItalia: «Ci sono ancora molte cose diverse, ma anche nel calcio è arrivata la globalizzazione. Nel calcio inglese ci sono squadre forti che si aggiungono a quelle tradizionali e questo aiuta a creare interesse e riempire gli stadi» .
Poi unanalisi del panorama-allenatori: «Faccio il tifo per il mio amico Ancelotti che sta facendo molto bene, naturalmente per vincere serve anche un pizzico di fortuna e avere i giocatori al massimo della forma. Non sono rimasto sorpreso del suo arrivo al Manchester City, se ne parlava anche in Italia. Roma non è stata costruita in una sola notte, come voi dite a Londra. Ci vuole tempo. Capello fa rendere sempre al massimo i suoi giocatori, è molto pragmatico. Io a Londra mi sono trovato bene. Anche in Inghilterra si gioca un campionato competitivo, ma il calcio italiano ti prepara al qualsiasi situazione. Mourinho è così da sempre, lo conosciamo. E molto vicino ai suoi giocatori. Io sono fatto alla mia maniera, per me conta il lavoro e cerco di dare la mia impronta alla squadra » .
Si prepara a vivere questa volata scudetto con entusiasmo e una grande passione: «Stiamo facendo bene, abbiamo seguito un percorso, senza mai distrarci. Prima terzi, poi secondi, ora primi. Questo è un grande campionato, incerto, equilibrato, mi sto anche divertendo. Per un allenatore lesperienza che sto vivendo è il massimo, da romano sono doppiamente felice» .
Lultimo pensiero è per i prossimi Mondiali: «I miei giocatori che saranno chiamati in causa per la Coppa del mondo sono convinto che faranno molto bene. Così come Lampard, Terry e Cole, che conosco bene: saranno protagonisti. Italia, Inghilterra, Spagna, Brasile e Argentina sono le squadre più forti» . Così parlò limperatore Claudio.