Ranieri sa cosa vuole e ordina cinque vittorie

17/04/2010 11:33

 

C’è stato un momento - nelle sfide contro e Milan - che Ranieri non ha quasi fatto uso della panchina. Una sola sostituzione al San Paolo (Faty al 75’ per Julio Baptista) e una sola contro i rossoneri all’Olimpico (Toni per Julio Baptista al 57’). Ma quella era una Roma poco in salute e con qualche assenza «pesante». Ora Ranieri ha tutti a disposizione (ieri non si è allenato ma solo per precauzione) e si spiegano anche così i molti esperimenti negli allenamenti di questa settimana

Prove di tridente, ma con gli «ingredienti» spesso mescolati. L’unico sicuro del posto è Mirko Vucinic, l’attaccante più in forma (11 gol) e quello più duttile, visto che può fare l’esterno a sinistra sia nel che nel 4-4-2 ma anche il centravanti. Nei giorni scorsi sembrava che fosse Toni il possibile sacrificato, nel caso di uno schieramento tipo , cioè con due giocatori capaci di «allargare» il campo come Vucinic e Ménez, schierati larghi con prima punta. Ieri, invece, Ranieri ha provato insieme Menez, Vucinic e Toni, in un con il francese a destra, Perrotta incursore centrale e Vucinic a sinistra, dietro a Toni. È un derby fatto anche di pretattica e di punti di domanda persino clamorosi. Per capirci, potrebbero partire dalla panchina due idoli assoluti delle tifoserie come e Mauro Zarate. Un’eventualità che pare più probabile per il secondo, ma che non è impossibile anche per il primo. Certo, immaginare un derby senza sarebbe clamoroso, ma Ranieri è anche il primo allenatore ad averlo sostituito dopo 45’ (a Firenze e contro il Palermo). La vittoria dell’Inter contro la non ha fatto piacere ai tifosi della Roma, ma Ranieri ha ripetuto per tutta la settimana ai suoi giocatori che non devono aspettarsi favori da nessuno. La Roma si è guadagnata sul campo il diritto di pensare solo a se stessa. Servono cinque vittorie.