Ranieri: "Siamo degni dei nerazzurri"

22/04/2010 10:01

Poi sulla sfida infinita con l’Inter. «C’è una squadra che spende un sacco di soldi e un’altra che sfrutta le idee: se la Roma è arrivata alla quinta finale contro l’Inter in sei anni, vuol dire che si può fare buon calcio anche in questa nostra maniera».

E ancora. «L’Udinese è forte, non si capisce perché non stia lottando per l’Europa. Ha tutto, nomi e impianto di gioco. Davvero una bella squadra che, nel finale, ci ha messo in difficoltà. Noi non siamo stati molto rapidi nelle ripartenze, potevamo fare di meglio ma i nostri problemi sono stati dovuti a molti fattori. Tipo, il campo strano con la palla che non scivolava bene. Poi quando siamo rimasti in dieci è diventato tutto un po’ più difficile».

Una finale contro l’Inter senza Cassetti, che ieri è stato espulso. «Peccato, perché lui è un giocatore importante per noi. Faty non è un esterno e non ha il passo dell’esterno, ma era importante che aiutasse Riise contro Sanchez perché il cileno poteva mettere John in difficoltà. Brighi sempre ottimo, Baptista l’ho visto molto bene. Adesso ci sarà l’Inter, giocheremo davanti al nostro pubblico ma sarà difficile. Quando l’Inter gioca come ha fatto contro il non ce n’è per nessuno... Ora non so se quella partita inciderà sul campionato, sono problemi loro. Io guardo solo i miei...».

, ieri rimasto a riposo, contro la Samp tornerà in campo dal primo minuto. E proprio alla partita di domenica sera pensa il capitano: «L’Udinese ha messo in campo gamba, abilità e convinzione disputando una gara da squadra gagliarda e in grande ripresa. Non è stato facile, ma abbiamo conquistato la finale che volevamo. A questa partita, però, penseremo al momento opportuno. Ora ci concentreremo sulla sfida con la Samp di domenica, partita di importanza stratosferica. sappiamo tutti cosa c’è in palio... Avremo quindi bisogno di massima concentrazione e attenzione». Faty, sceso in campo a sorpresa, spiega la prestazione opaca: «Ho giocato in un ruolo nuovo, dovevo fermare gli avversari in modo diverso. Abbiamo preso gol alla fine, ma era importante passare il turno. Non era facile per me in quel ruolo e ho fatto un po’ fatica, ma non c’è problema: sono contento che siamo arrivati in finale».

Burdisso, infine. «Un po’ di sofferenza ci poteva stare perché domenica abbiamo corso, lottato e speso tante energie. Avevamo fatto un buon risultato a Roma, ma l’Udinese è una bella squadra, e poteva andare in finale. Lo sapevamo che avrebbe fatto una buona partita, ma abbiamo sofferto solo nel finale», il suo virgolettato.