29/04/2010 10:22
IL MESSAGGERO (U.TRANI) -
Sabato pomeriggio, ore 18, appuntamento a Parma: è il penultimo viaggio della Roma in questo campionato. Da vincere per mettere pressione allInter, impegnata domenica sera allOlimpico contro la Lazio, e per restare in corsa per il titolo sino allultima giornata. Non è la prima volta che, in trasferta, va a giocarsi lo scudetto. E successo sempre nei campionati poi vinti. Quindi nel 42, nell83 e nel 2001. Due volte in Toscana, nei primi due casi (due successi), a Livorno e a Pisa, una in Piemonte, nellultimo (un pareggio), a Torino e addirittura in uno scontro diretto. Ma al Tardini, con almeno 6000 tifosi al seguito dopo i 2462 biglietti in più garantiti ieri dal club emiliano e contando sui numeri di Totti e Toni che hanno già segnato rispettivamente 13 e 7 reti alParma, serviranno per forza i tre punti perché, per la prima volta, rispetto ai tre precedenti, i giallorossi rincorrono la capolista. Successe anche nel maggio 2008, a Catania, ma lInter, vincendo proprio alTardini con la doppietta di Ibrahimovic sotto il diluvio, si aggiudicò il tricolore.
La Roma, insomma, ci riprova, partendo da dietro come nellultima volata che, con Spalletti in panchina, andò male due anni fa, avendo come rivale sempre lInter per quella che giustamente è la sfida infinita di questo decennio e che non riguarda solo il campionato. Come distacchi, pur vivendolo allepoca da capolista, lo sprint attuale è molto simile a quello del primo scudetto. I giallorossi, a due giornate dalla conclusione del torneo, andarono a difendere il primato a Livorno. Il 7 giugno del 42, con un punto in più del Torino che comunque superò in casa la Triestina per non avere rimpianti, Masetti e compagni vinsero 2 a 0, partita chiusa a fine secondo tempo da Amadei. In vantaggio nella prima parte con Pantò, nella ripresa pure una traversa e un palo. Poi la rete del centravanti che permise alla Roma di restare avanti di un punto e di festeggiare in casa lo scudetto vincendo contro il Modena. In tribuna a Livorno anche Dino Viola e la fidanzata Flora, insieme in bicicletta allo stadio da tifosi. Dopo 41 anni, avrebbero vissuto lemozione di un altro scudetto. Ma da proprietari del club.
Nel torneo 82-83 la tappa chiave a Pisa, il 13 marzo: lì il presidente Viola vide, per la seconda volta in Toscana, la Roma mettere al sicuro il titolo. Otto giorni prima la sconfitta casalinga contro la Juve di Trapattoni, 2 a 1 per i bianconeri, allOlimpico, nel pomeriggio in cui un cane lupo azzannò a fine gara Brio, autore della rete del successo, mentre rientrava negli spogliatoi. Falcao andò prima in tv ad avvertire amici e nemici che lo scudetto sarebbe stato giallorosso e la domenica a Pisa segnò subito la rete del vantaggio: 2 a 1 il risultato finale, archiviato dopo unora da Di Bartolomei. Quel giorno, successo anche della Juve sullAvellino: la Roma, però, rimase avanti di tre punti, distanza di sicurezza a sette giornate dalla conclusione.
Il 6 maggio del 2001 un altro incrocio con la squadra bianconera, allenata da Carletto Ancelotti, campione dItalia in giallorosso nell83. Al Delle Alpi, dunque, in palio lo scudetto, con la Roma capace di rimontare due gol e di chiudere sul 2 a 2 con le reti di Nakata e quella al fotofinish di Montella: la Juve rimase 6 punti sotto (fu scavalcata momentaneamente dalla Lazio avvicinatasi a 5 punti grazie alla vittoria sul Bari). E per Capello diventò semplice, a quel punto, difendere il vantaggio nelle ultime cinque gare. Tornando alla nuova avventura, cioè alla gara di sabato a Parma, la Roma sul suo sito internet comunica ai propri tifosi la disponibilità di ulteriori 2.000 posti di Curva Sud e 462 posti nella Tribuna Laterale Ovest (per ragioni di ordine pubblico): i tagliandi si potranno acquistare da oggi (ore 10) fino a domani sera (ore 19).