De Rossi: "Inter, non è finita"

17/05/2010 12:51

Due anni fa Ibrahimovic, stavolta Milito, il più grande rimpianto di mercato del direttore sportivo Daniele Pradè, due anni fa l’argentino era in mano alla Roma, poi finì al , da quest’anno all’Inter dove è stato l’uomo scudetto di Spe­cial One. A Catania non ci furono complimenti reciproci, que­sta volta il biondo di Ostia li ha ricambiati: « Ringrazio l’Inter per i complimenti che ci ha fatto, a loro dico che si sono dimostrati grandi in tutte le competizioni. E’ sta­to un campionato con uno svolgimento diverso rispetto a quello di due anni fa. Se i nerazzurri fossero stati eli­minati dalla , credo che lo avrebbero vinto prima. Roma e Inter si sono equivalse, quest’anno non posso dire nulla delle cose che, invece, dissi a Catania. Brucia perché brucia, inuti­le nasconderlo, non giochia­mo per fare i complimenti ai nostri avversari, noi giochia­mo per vincere. Brucia an­che per i nostri tifosi che an­che qui a Verona hanno di­mostrato di essere speciali. Mi ripeterò, ma a Roma abbia­mo qualche cosa di diverso che solo chi lo vive può capire bene fino in fondo. Ora non riesco a vedere niente oltre questa sconfitta. Ma restiamo gli avversari numero uno dei campioni d’Italia, potranno raggiungerci e Mi­lan. Forse presto uno scudetto riusciremo a toglierlo al­l’Inter. Però stavolta non parliamo di punti persi o guada­gnati: con Udinese e Milan non avremmo meritato di per­derne per la prestazione, con , e nei derby magari abbiamo raccolto di più di quello che meritavamo» .

Il biondo ha segnato l’ultimo dei sessantotto gol gialloros­si in campionato. Un dalla distanza che è stato una bellezza e ha chiuso definitivamente la pratica Chievo, dando comunque a Ranieri il suo scudetto su Mourinho (il tecnico romano ha fatto due punti in più del portoghese) e alimentando un sogno che in quel momento era una real­tà. Sesto gol in campionato per il biondo, undicesimo in stagione, mai così goleador il biondo, ma di tutto questo avrebbe volentieri fatto a meno, anche al Mondiale avreb­be detto no pur di gridare, oggi, Roma campione: «Abbia­mo fatto una grande stagione, dopo l’addio di Spalletti, con Ranieri c’è stato uno scossone che ci ha permesso di fare una cavalcata straordinaria, arrivando a giocarci il ti­tolo sino all’ultimo secondo di questo campionato. Dovre­mo continuare a lavorare così, come abbiamo fatto in que­sta stagione, dimostrando di essere un gruppo importante. Sono arrivato alla fine di questa stagione un po’ cotto, la forma penso di ritrovarla sfruttando anche le grandi moti­vazioni che ti dà un Mondiale. Avrei fatto volentieri... a cambio con Cambiasso che non è stato convocato per il Su­dafrica. Non ci sarà tempo per staccare. Sarebbe stato dav­vero straordinario chiudere questo campionato con una vittoria che avrebbe avuto contorni incredibili. Peccato» . Non, non è come Catania, ma brucia lo stesso tantissimo.