21/05/2010 11:14
e accontentiamoci dei suoi evangelisti. Loro, i Milito, i Villa, i Balotelli, gli Etoo, Ranieri li pone in cima alla montagna dei sogni. Se alzate lo sguardo, è lassù che trovate i fuoriclasse di Eupalla. In qualche caso è una visione, è la speranza in un futuro di pace. O più semplicemente è unutopia. In qualche altro, invece, potrebbe essere la proiezione del subconscio.
Ranieri idealizza qualcosa che poteva essere e non è stato. Qualcosa che ha letto sui giornali. Qualcosa di reale. Qualcosa - è il caso di Milito - che è stato a tanto così dal diventare giallorosso. Per Etoo è quasi un déjà vu. Estate 2008, la Roma di Spalletti viene da una stagione meravigliosa. La rincorsa sullInter è terminata a un palmo appena dal tricolore, ma la Roma è riuscita ad alzare al cielo la sua nona Coppa Italia battendo in finale proprio i nerazzurri. Al momento di comporre la squadra del futuro, il tecnico toscano chiede a Pradè un attaccante. Il presidente Rosella Sensi ha un nome che è un sogno. E fa quel nome al suo diesse: Samuel Etoo. Vorrebbe regalarlo al papà Franco Sensi. Sarebbe lomaggio di una figlia romanista al padre, che le insegnato lamore, la passione, la fede. Che le ha spiegato da bambina cosè la Roma. E la Roma ci prova.
Ci sono le condizioni per tentare. Per capire se si può. Il camerunense, daltronde, è ai ferri corti con Guardiola. A Barcellona sarebbero pronti a disfarsene. I media spagnoli, il catalano "Sport" su tutti, pubblicano lindiscrezione-bomba: "La Roma le quiere". La Roma lo vuole. Di più: la Roma lo sogna. La società fa un sondaggio e si scontra con delle cifre paranormali. Con una roba che solo Moratti poteva pensare di pagare. In Spagna si parla di 30 milioni per il cartellino. Il vero ostacolo è lingaggio: in Catalogna, Etoo guadagnava 10 milioni lordi lanno. Quasi sette netti, con la tassazione spagnola. Per cambiare maglia ne pretende qualcuno di più. Tanto che allInter ne percepisce circa 11 netti a stagione. Una follia. Per Etoo non si può nemmeno parlare di una trattativa.
Per Milito, sì. E sempre lestate 2008. La Roma lo sta seguendo da parecchio tempo. Lo ha in pugno. Il Real Saragozza è appena retrocesso nella B spagnola e a Trigoria basta inviare un fax per chiudere laffare. Poi la Roma cambia strategia, la trattativa salta e lattaccante finisce al Genoa. Una soluzione di ripiego che lascia lamaro in bocca alla punta argentina. Che voleva la Roma, allepoca. Etoo, Milito, Balotelli e Villa, che proprio mercoledì è passato dal Valencia al Barcellona per 40 milioni. Sono i supermandel calcio. Gli uomini gol. Lo sono per Ranieri. Lo sono per luomo che sta disegnando il nostro destino di tifosi. Vuole un bomber, Don Claudio da San Saba. Lo chiederà alla Roma, alla famiglia Sensi e ai suoi collaboratori più stretti. Desidera un centravanti, una punta in grado di garantirgli non 28 reti a stagione, magari. Ma qualcosa di simile sì. Luomo dei sogni, un fuoriclasse di Eupalla, non è un sogno ma una certezza: indosserà la maglia della Roma. A Trigoria potrebbero averlo individuato in Adriano. «È un giocatore importante», dice Ranieri. Credetegli. E cominciate a sognare.