I giorni che hanno deciso i destini di Inter e Roma

14/05/2010 11:22

Nelle prime sei giornate, l’avversario dei nerazzurri sembra essere la , che si rovina la vita pareggiando in casa con il (1-1) e perdendo a Palermo (Zenga in panchina, 4 ottobre). L’Inter è stata battuta dalla Sampdoria, ma riconquista la testa della classifica (con la squadra di Delneri), dimostrando di non aver smarrito la propria ferocia agonistica (2-1 all’Udinese, con Sneijder al 48’ s.t.). L’Inter allunga, perché ottobre è il mese nero di Ranieri: la Roma perde a San Siro con il Milan, fra violente polemiche («È una vergogna», dice il tecnico), perde in casa con il Livorno (0-1), cade a Udine (2-1). L’Inter, invece, travolge il (5-0), supera Catania (2-1) e Palermo (5-3). Conclusione: allo scontro diretto di San Siro (8 novembre), l’Inter si presenta con 14 punti di vantaggio (28-14). Ma la partita lascia capire come Ranieri stia cambiando faccia alla Roma, che stramerita il punto conquistato (1-1), mettendo in vetrina una solidità di squadra che impressiona.

Che i giallorossi possano essere i rivali dell’Inter è ancora un’ipotesi remota, ma alla pausa di fine anno il distacco si è ridotto a 11 punti, perché i nerazzurri hanno perso in casa della (ultimo sussulto bianconero) e pareggiato a Bergamo. Il 2010 inizia con un nuovo scatto dei nerazzurri, che vincono a Verona col Chievo (1-0), mentre i giallorossi, in vantaggio di due gol, si fanno imporre il 2-2 a Cagliari. Tre giorni dopo, la Roma batte il Chievo (1-0) e l’Inter riesce a trasformare il 2-3 con il Siena in 4-3, con i gol di Sneijder e Samuel negli ultimi sei minuti.

Il girone di andata si chiude con l’Inter a 45 punti, Milan a 37 (e una partita in meno), a 33, Roma a 32. I pareggi di Bari (16 gennaio) e Parma (10 febbraio) riducono il vantaggio interista a 9 punti sulla Roma e qui comincia il periodo buio dei campioni in carica, anche in coincidenza con la di Mourinho (, dopo il gesto delle manette con la Samp): sette punti in sei partite producono una situazione completamente nuova. Il distacco fra Inter e Roma, in campo di sabato, è di appena 4 punti (20 marzo); il Milan, che gioca alla domenica (21 marzo), ha due punti di distacco, ma spreca la possibilità di andare in testa, pareggiando con il . Sabato 27 marzo è il giorno della sfida diretta all’Olimpico: vince la Roma (2-1) e il distacco scende a un solo punto (63-62). Il Milan potrebbe raggiungere la Roma, ma fallisce una seconda occasione (1-1 con la Lazio).

Tira aria di sorpasso: l’11 aprile, l’Inter pareggia a Firenze (2-2); il 12, la Roma batte l’Atalanta (2-1) e va in testa (68-67). Tutti guardano al derby, dopodiché l’Inter impegnata anche in (e in Coppa Italia) ha battuto di venerdì la (2-0, 16 aprile). Il 18 aprile, contro la Lazio, la Roma va sotto, rischia di prendere il secondo gol su rigore (parata di Julio Sergio su Floccari), ma alla fine vince (2-1).

Il 24 aprile, l’Inter batte in rimonta l’Atalanta (3-1); il 25 è la domenica del contro sorpasso, perché la Roma viene sconfitta all’Olimpico dalla Sampdoria (1-2). Sette giorni dopo, l’Inter batte la Lazio, fra gli applausi dell’Olimpico in festa, dopo il 2-1 della Roma a Parma; il 9 maggio, l’Inter è campione per 69 minuti (4-3 al Chievo), ma la Roma, sotto con il Cagliari, riesce a vincere con doppietta di . Così soltanto domenica si capirà tutto.