08/05/2010 12:12
Il posto è frequentato dai calciatori della Roma. E i proprietari sono romanisti de più, tifosi sfegatati, quelli per cui la Roma, e il suo capitano, non si discutono, si amano e basta. Pitoni, appunto. Soprannome scelto per fotografare lattaccamento morboso dei quattro fratelli alla squadra. A loro toccherà il privilegio di confrontarsi con Raiola, magari davanti ad una bella carbonara. «Essendo lui principalmente un esperto di gastronomia si legge nel comunicato lascerò che lo facciano i miei amici "pitoni", così magari si sentirà più a suo agio».
VACANZE VICINE A Balotelli, invece, ci pensa lui. Respingendo al mittente laccusa di razzismo. «Voglio assolutamente chiarire scrive Totti nel suo blog che mai sono stato razzista, mai sarò razzista, mai ho pronunciato insulti o frasi di stampo razzista. Lo dico ora e con fermezza: mai!». Ma aggiunge, ribadendo quanto già affermato in precedenza («Il giocatore interista ha insultato me, la città e il popolo che rappresento»), che «...cè del comportamento affine al razzismo anche quando si insulta qualcuno soltanto per il luogo di nascita». Se Dio vuole, la polemica finisce qui, anche perché «adesso aggiunge Totti non voglio intralciare né distrarre la società e la squadra. Concentrerò tutte le mie risorse ed energie in questo rush finale. Solo dopo, esprimerò liberamente le mie opinioni». Dal 17 maggio, avrà tutto il tempo. Siccome le disgrazie non vengono mai da sole, ieri Totti ha ricevuto la telefonata di Marcello Lippi e la notizia in parte attesa: il suo nome non comparirà nella lista dei 30 che il c.t. azzurro pubblicherà l11 maggio.
BUON APPETITO Almeno ieri si è potuto consolare con la solidarietà dei politici romanisti. «Totti è un uomo buono e generoso, sta subendo un linciaggio indegno», hanno tuonato i Pdl Granata e Barbaro e il Pd Giachetti. E lamico Walter, lui non poteva proprio mancare. «Il gesto è censurabile, la persona no ha detto Veltroni . Io so di che pasta è fatto Francesco». Pure i pitoni.