04/05/2010 10:57
Montali: lInter non centra - Dopo aver parlato alla squadra, Gian Paolo Montali è tornato a parlare delle malinconie di domenica. «AllOlimpico si è vissuta una delle pagine più brutte del calcio e ciò dovrebbe indignare chi si occupa di sport in questo Paese. Chi era più in imbarazzo sul campo era lInter, che non centra niente. Vedere una squadra così forte, così nobile, dover giocare in quelle condizioni è stato imbarazzante. Se avesse giocato come sa, avrebbe vinto comunque, ma in questo modo lo sport dovrebbe essere listato a lutto. Certo, se le gare fossero state giocate tutte allo stesso orario, sicuramente qualcosa sarebbe andato diversamente. Sarebbe bello sentire chi si occupa di sport in questo Paese. Le parole di Capello sul calcio italiano hanno suscitato clamore, ma ci aveva visto giusto. Bisogna cambiare la cultura di questo paese. Lodio fra Roma e Lazio ci sarà sempre, ma così rischiamo di crearlo anche fra altre squadre. Il calcio deve avere paura di rimanere come è adesso, non di cambiare».
Pradè allattacco- Assai critico anche il d.s. Pradè. «Una pagina buia del nostro calcio ha detto a Roma Channel . Non è stata una partita, o neanche unamichevole: è stata unesibizione andata in mondovisione. Si è passati da Liverpool-Chelsea del pomeriggio a Lazio-Inter. Mi piacerebbe sentire il parere del presidente Lotito (che poi è intervenuto, ndr), a tutti è nota la sua loquacità. In settimana ha parlato molto: chissà cosa ne pensa della partita di Roma e di quella dellOlimpico. Ora però pensiamo alla Coppa Italia, la vogliamo fortemente. Il gruppo è determinato, ci metteremo lanima, ma anche nel finale di campionato non molleremo nulla, Noi ci crediamo, Nessuna partita è scontata, nessuna è regalata».
Mexes & Co- Alluscita da Trigoria, il gruppo giallorosso è sciamato via fra il rabbioso e lironico. Alessio Cerci ha detto: «Partita dopata», riferendosi allatteggiamento arrendevole della Lazio. Mexes aveva la faccia ancora più scura, e ai tifosi che gli chiedevano: «Philippe, è stata una buffonata?», lui ha annuito subito. De Rossi ha sorriso: «Di queste cose ne parliamo in conferenza stampa», mentre Juan alla fine ha provato a rassicurare tutti: «Noi non molliamo». Gli hanno creduto tutti, ma la rabbia aveva bisogno di ben altro per evaporare.