05/05/2010 12:10
Le stelle però non hanno prezzo, è questo il punto. Il punto è che la Roma questa coppa se la merita, per diritto, come un dovere, per giustizia non per risarcimento, come un premio e come un incoraggiamento, perché in campionato non è finita e se finirà, finirà comunque con una Stella. Cosa cè di più romantico? Stasera ci sono in palio 4-5 centimetri quadrati della nostra maglia rossa: ce la cuciremmo per sempre sul cuore. E se a loro dovesse andar bene, noi un giorno potremmo dire: ho cucito la Stella sopra la testa dei campioni dEuropa, sui presunti campioni dItalia, sui fantomatici paladini del calcio italiano. Che cè di più romantico che dire la verità in faccia a chi se la canta, se la suona e se la scrive? Il punto è metterlo sulla retorica irritante di Mourinho, di "uomo vero di un calcio finto", fantomatico Che Guevara del pallone che si sente perseguitato mentre continua a fare la rivoluzione. Quale? Di che parla? Degli scudetti vinti al telefono o grazie agli arbitri? Del gol di Milito con tre metri di fuorigioco? Della triste condizione di vivere a Milano o in una villa sul laghetto di Como?
Ieri ha unaltra volta esagerato. Senza riferimenti ha parlato di chi è cresciuto in una culla doro, probabilmente - in balia del suo ego - si riferiva a se stesso che allena una squadra dove lultimo panchinaro ha vinto lIntercontintale, è difeso da una società che dopo Calciopoli rappresenta non solo il potere, ma anche il contropotere in Italia, e che guadagna 11 milioni di euro - ufficiali - lanno. Mourinho guadagna un par de mijardi al mese e accusa gli altri di essere cresciuti nella culla doro? "Oro ai mercanti e alloro agli eroi", recitava un vecchio striscione della Sud.
Stasera sopra la curva è appesa una stella dargento; passerà soltanto per noi e per la nostra gente, lei sì capace di fare una rivoluzione veramente, di andare in 8.000 a Parma dopo che un pazzo tha rovinato quasi tutto, che canta non appena le cose vanno male, che sinventa le canzoni mentre gli altri dicono solo parole. Che ama e dice Forza Roma. "Le stelle stanno in cielo e i sogni non lo so" cantava Vasco quando, pensando alla Lazio, componeva Ridere di te. Si sbagliava due volte: le telle stasera stanno allOlimpico e i sogni pure. Cosa cè di più romantico?