16/05/2010 13:33
Qualunque formazione faccia Ranieri sa che non dipende più tutto dalla Roma, anche se non battere il Chievo in presenza di un eventuale harakiri interista sarebbe da testate al muro: gli unici dubbi che si fa sono sulla pioggia e sul campo pesante che escluderebbe il tridente pesante con Totti-Toni-Vucinic, del resto già bocciato in altre occasioni. E quindi Totti e Vucinic davanti con Perrotta dietro magari preferito a Menez. Un problema l´assenza dello squalificato Riise, un altro di quei giocatori che Ranieri ha rivitalizzato: al suo posto probabilmente Cassetti.
Lui, il mister del miracolo e di una squadra resuscitata, è ben deciso a giocarsela fino all´ultimo, senza rimpianti. Queste due parole ha detto di aver scritto su un cartello appeso negli spogliatoi. "Sono contento perché avevo promesso che ci avremmo provato fino all´ultimo e ci siamo. Siamo stanchi, certo, ma le energie nervose le abbiamo. Spostiamo quasi ventimila tifosi, il pubblico è il nostro vero gladiatore: a settembre nessuno lo avrebbe mai immaginato. Giochiamo e quello che sarà sarà".
Dice di non pensare direttamente all´Inter, ma solo alla Roma. «Possiamo arrivare a 80 punti, è clamoroso e bellissimo se pensiamo da dove questa squadra è partita». Se non fosse scudetto sarebbe comunque il terzo secondo posto in 4 anni: e a 80 punti sarebbe comunque un + 17 rispetto a un anno fa, un clamoroso salto dal sesto al secondo posto con un club che per di più ha venduto uno dei suoi pezzi pregiati (Aquilani). La squadra come al solito si affida a Totti, passato in dieci giorni dalla bufera del calcione a Balotelli, alla festa tributatagli dall´Olimpico una settimana fa, alla comparsata col gladiatore Russell Crowe al Colosseo, alla possibilità di migliorare il suo già alto quoziente gol (14 reti in 22 partite). «Sta bene. La non convocazione in nazionale? Senza entrare nel merito delle decisioni di un ct, dico che egoisticamente sono contento: ha avuto una stagione dura, ha sofferto degli infortuni, se fa un mese e mezzo di vacanza sono felice per lui».
Arrivato alla fine Ranieri dice di sentire tante emozioni, ma non è questo il momento di esternarle, fa i suoi complimenti agli arbitri («Non ho recriminazioni»), aspetta a farne all´Inter («Addirittura prima no, eh?») e pensa al domani. Sempre con la Roma. Presto si incontrerà con la Sensi per fare progetti: «Il mio futuro è già scritto».