´Le forze dell´ordine non si toccano´

27/05/2010 11:21

Dal ministro Maroni, dalla Figc e dal sindacato di polizia. «Mi stanno a cuore i tifosi e le forze dell’ordine. Ovviamente sono parole che non condivido. Si tratta di un persona che andrà a rappresentare l’Italia ai mondiali, un personaggio pubblico che ha un certo seguito. Uno si sforza tanto di mandare dei messaggi positivi...», le parole del ministro degli Interni. «Confermo che la tessera sarà introdotta» Ecco poi, la Federcalcio, che si allinea al Viminale. «Non condividiamo quelle dichiarazioni. Non possiamo mettere in discussione rapporti, ruoli e responsabilità, pieno apprezzamento per il lavoro che le Forze dell’Ordine svolgono costantemente per garantire serenità e sicurezza al mondo del calcio», si legge nel comunicato della Figc. Dopo aver ringraziato le forze dell’ordine, la Figc ha tenuto a ribadire la gratitudine alla Polizia e al Ministero dell’Interno che «a tutti i livelli segue costantemente l’attività di prevenzione e di contrasto a ogni forma di violenza».

Quello più toccato dalle parole di è il sindacato di polizia, che non ha fatto mancare la sua reazione. «Non solo la tessera del tifoso è necessaria ma servono anche pene più severe», le parole di del segretario del sindacato autonomo di polizia Nicola Tanzi. «È ora di mettere mano ad una norma di legge che aggravi la pena e che non consenta la sospensione condizionale della pena per chi si rende protagonista di incidenti e violenze durante le manifestazioni sportive». Se sbotta il sindacato, il capo della polizia, Antonio Manganelli, ci va giù pesante. «Sono indignato dalle parole di . Quello che mi indigna è la volgare strumentalizzazione di un’occasionale episodio, certamente riprovevole, oggi al vaglio della magistratura, che mette sullo stesso piano delinquenti violenti e poliziotti che darebbero anche la vita per difendere tutti. Perfino persone che fanno dichiarazioni del genere».